Mentre il mondo è nella morsa dell’epidemia alcuni politici americani preferiscono diffondere falsità
Qualche giorno fa, quando il vicepresidente americano Pence ha risposto alla domanda di un ospite della CNN sul "perché gli Stati Uniti sono così lenti a rispondere all'epidemia", ha risposto che "se la Cina avesse fornito in tempo dati più completi, ora avremmo potuto stare meglio". In un'intervista, Pence ha attaccato di nuovo la Cina per aver diffuso “false informazioni” sull'epidemia. Inoltre, i funzionari dell'intelligence degli Stati Uniti hanno anche diffamato la Cina per non aver diffuso le notizie sulla situazione.
È vero che la Cina ha nascosto l'epidemia? I giudici più qualificati sono l'Organizzazione mondiale della sanità e gli esperti competenti, non certo questi politici bugiardi. In una conferenza stampa tenuta il primo aprile, Michael Ryan, capo del programma di emergenza sanitaria dell'OMS, ha smentito l’accusa ingiustificata di mancata trasparenza nei confronti della Cina. Ha anche messo in guardia dal dare la colpa a “focolai non cooperativi” o “non trasparenti” in alcune parti del mondo.
Attualmente i lavori di controllo e di prevenzione dell’epidemia sono entrati in una fase cruciale. Per questo motivo alcuni politici americani che si sono comportati in modo irresponsabile dovrebbero smetterla con il diffondere voci pericolose per la vita dei cittadini e imparare a mettere al primo posto la sicurezza del popolo americano. In caso contrario sarà la loro stessa carriera politica ad essere danneggiata irreversibilmente.