Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Fu Ying replica a Nancy Pelosi: “Crede davvero che il sistema democratico sia così fragile da poter essere minacciato da un’azienda high-tech come Huawei?”
Dal 14 al 16 febbraio, si è tenuta in Germania la 56esima Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Come era preventivabile i politici statunitensi presenti all’incontro hanno parlato ancora di “minaccia Huawei” e di “minaccia cinese”.
Il 14 febbraio, la presidente della Camera dei rappresentanti USA Nancy Pelosi ha diffuso alcune suoi opinioni: “stare lontani da Huawei”, “i vari Paesi non possono cedere infrastrutture di telecomunicazioni alla Cina in cambio di agevolazioni finanziarie”, “dobbiamo tutelare i nostri valori e i nostri sistemi”.
Di fronte alle parole infondate di Pelosi, la vicepresidente della Commissione Affari Esteri dell’Assemblea Popolare Nazionale cinese Fu Ying ha replicato che, dalla politica di riforma e apertura in avanti, la Cina ha introdotto vari tipi di tecnologie occidentali, mantenendo, al contempo, il proprio sistema politico. La tecnologia straniera non ha mai costituito una minaccia per il Paese. “Per quale motivo la tecnologia Huawei dovrebbe rappresentare una minaccia per i sistemi politici occidentali se introdotta nella costruzione delle loro reti 5G? Lei crede davvero che il sistema democratico sia così fragile da poter essere minacciato da un’azienda high-tech come Huawei?”, ha replicato Fu Ying, guadagnandosi applausi a scena aperta dai presenti.
A intervenire poi ci sono stati il segretario di Stato USA Mike Pompeo e il ministro della difesa Mark T. Esper, i quali hanno parlato di “minaccia cinese” in modo ancora più aggressivo. Secondo quanto riportato dal New York Times, i funzionari di Regno Unito e Germania sono stati in silenzio durante i discorsi di Pompeo ed Esper.
Il 15 febbraio, l’alto rappresentante dell’Ue in materia di politica estera e sicurezza, Borrelli, ha dichiarato che, negli ultimi tempi, alcuni Paesi hanno sollevato molte critiche e accuse contro Beijing perché gelosi del successo ottenuto dalla Cina in termini di sviluppo.
Gli USA dovrebbero ascoltare maggiormente le parole pronunciate dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel corso della conferenza: “Speriamo che gli USA, essendo una superpotenza, non perdano troppa fiducia in se stessi, né la ragione”.