[50 anni di amicizia] Liang Zong’an: da Chengdu a Roma per aiutare l’Italia a combattere l’epidemia(8/8)

2020-10-27 08:10:28
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“Siamo stati avvisati il 10 marzo e abbiamo iniziato subito ad adempiere le formalità… Il 12 marzo, a tarda notte, ora italiana, siamo atterrati all’aeroporto di Roma”. Liang Zong’an, direttore del Dipartimento di medicina respiratoria dell’Ospedale della Cina occidentale affiliato all’Università del Sichuan, è uno dei membri del primo gruppo di esperti che la Cina ha inviato in Italia durante l’epidemia di Covid-19. Nel mese di marzo di quest’anno, Liang Zong’an, insieme ad altri 8 colleghi del gruppo di esperti, ha visitato molti ospedali e istituti di ricerca sulle malattie infettive a Roma, Padova, Milano e in altri luoghi in Italia, e ha effettuato scambi approfonditi sulla prevenzione e sul controllo del Covid-19 con funzionari sanitari locali, personale medico, esperti di controllo delle malattie e organizzazioni dei cinesi d’oltremare. Insieme a loro hanno viaggiato anche oltre 30 tonnellate di forniture mediche, comprese mascherine e ventilatori.

In qualità di esperto pneumologo, il dottor Liang era già stato due volte a Milano per partecipare a importanti convegni medici. Ma quando è andato di nuovo in Italia durante l’epidemia di quest’anno, aveva chiaramente un umore diverso: “L’Italia ci venne in aiuto durante il terremoto di Wenchuan, questa volta un gruppo di esperti cinesi va ad assistere l’Italia: l’aiuto tra i due Paesi è assolutamente reciproco. Non ci sono mai stati impedimenti, soprattutto negli scambi in ambito medico, potrebbe esserci stato qualcosa in più rispetto ad altri Paesi”.

Durante quei quindici giorni in Italia, i colleghi italiani hanno seguito il concetto scientifico di prevenzione e cura, hanno lavorato con serietà ed espresso il loro rispetto e sostegno al team cinese. Grazie a tutto ciò, Liang Zong’an e altri colleghi del gruppo di esperti hanno potuto comprendere a fondo il significato di “cooperazione nella lotta contro l’epidemia” a livello globale.

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