Xinjiang, presentazione su cloud dello stato della libertà religiosa ad oltre 60 paesi e organizzazioni internazionali
Oggi, lo stato sulla libertà religiosa nel Xinjiang è imparagonabile rispetto qualsiasi periodo del passato e si tratta di una cosa innegabile per ognuno rispettoso della realtà dei fatti.” Il presidente dell’Associazione islamica del Xinjiang e rettore dell’Istituto islamico del Xinjiang Abudurehap Tumuniyaz ha pronunciato queste parole il 10 maggio.
Durante la presentazione in videoconferenza tenuta lo stesso giorno, diversi funzionari, personalità religiose, cittadini di fede musulmana della regione autonoma della Cina hanno presentato su cloud – attraverso video collegamenti ed altri canali – lo stato della libertà religiosa nel Xinjiang. L'evento è stato seguito in diretta su canali new media da spettatori di oltre 60 paesi e organizzazioni internazionali.
Durante i collegamenti video, Abudurehap Tumuniyaz ha illustrato le strutture e le installazioni di supporto dell’Istituto islamico del Xinjiang che ha altre 8 sedi staccate in diverse città tra cui Yili, Changji ed Hotan.
Il portavoce del governo popolare della regione autonoma del Xinjiang Uygur Xu Guixiang ha affermato che nella comunità internazionale sono emersi molti malintesi e comprensioni errate sullo stato della libertà religiosa nel Xinjiang. In particolare negli ultimi anni, gli Usa hanno continuato a pubblicare rapporti sulla libertà religiosa nel mondo, muovendo accuse false secondo cui nella regione autonoma cinese sono state demolite moschee, perseguite personalità religiose, limitata la libertà religiosa con l’oppressione di cittadini di fede musulmana. Queste bugie ed esternazioni assurde si pongono totalmente ai di fuori della realtà dei fatti.