Gli USA non riusciranno a portare l'Europa nel "campo anti-cinese"

Dal 21 al 22 aprile il vicesegretario di Stato americano, Wendy Sherman, ha visitato Bruxelles a capo di una delegazione per lanciare il terzo "dialogo USA-UE sulle questioni cinesi" con la parte europea. Il South China Morning Post ha osservato che, sebbene gli Stati Uniti abbiano spinto duramente affinché USA e UE unissero la loro posizione nei confronti della Cina, durante l'incontro si sono manifestate anche le differenze nella posizione nei confronti della Cina delle due parti. Stando a quanto scritto nell’articolo, "Gli USA sono rimasti dietro le quinte, cercando di spingere gli alleati europei a prendere una posizione più dura nei confronti della Cina, ma si ritiene che le due parti non abbiano raggiunto un consenso su eventuali future sanzioni contro Beijing".
La politica estera indipendente è uno dei tre pilastri dell'UE. Per molto tempo l'UE, con Francia e Germania al suo centro, ha perseguito il multilateralismo nella diplomazia, si è opposta all'unilateralismo e alla politica di potere e si è tenuta a distanza dagli Stati Uniti su molte grandi questioni internazionali. Sulla questione delle relazioni con la Cina, la Cina e l'UE condividono ampi interessi comuni. Al recente summit tra i leader delle due parti, l’UE ha espresso il desiderio di “proseguire il buon slancio di sviluppo delle relazioni UE-Cina".
Gli Stati Uniti si attengono alla mentalità della Guerra Fredda e assemblano una "piccola cerchia" di bande con lo scopo di mantenere la propria posizione egemonica. I paesi europei dovrebbero rendersi conto che gli USA hanno tradito e sacrificato gli interessi europei su molte questioni importanti, e il loro tentativo egoistico di trascinarli nel "campo anti-cinese" è destinato a fallire.
