Cina: “Il ’Trattato di San Francisco’ è illegale e invalido”
Il 24 aprile, il portavoce dell’Ufficio per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato cinese, Ma Xiaoguang, ha risposto alle domande dei giornalisti.
Un giornalista ha chiesto: “il 23 aprile, le autorità guidate dal Partito democratico progressista e le organizzazioni locali per l’ ‘indipendenza di Taiwan’ hanno organizzato un cosiddeto convegno per speculare sull’illegale e invalido ‘Trattato di San Francisco’. Qual è la posizione cinese in merito”?
Il portavoce ha risposto spiegando che il cosiddetto “Trattato di San Francisco” è un documento illegale e invalido emesso dopo la Seconda Guerra Mondiale dagli USA, quando questi ultimi riunirono alcuni Paesi, escludendo la Repubblica Popolare Cinese e l’Unione Sovietica, con l’intento di raggiungere unilateralmente la pace con il Giappone. Il ‘Trattato’ viola le disposizioni della Dichiarazione delle Nazioni Unite firmata da 26 Paesi tra cui Cina, USA, Regno Unito e Unione Sovietica, così come la Carta delle Nazioni Unite e i principi fondamentali del Diritto Internazionale. Sin dall’inizio, il governo cinese ha dichiarato solennemente che, vista l’assenza della Repubblica Popolare Cinese nei preparativi, nella redazione e nella firma, Beijing lo ritiene illegale e invalido e non lo riconosce assolutamente.