Zhao Lijian: dove sono finite le parole dei politici occidentali “la letteratura e l’arte non hanno confini?”
Il primo aprile il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha presieduto una conferenza stampa ordinaria. Rispondendo a una domanda di un giornalista relativa alle sanzioni contro la Russia, Zhao Lijian ha detto che la Cina si oppone da sempre alle sanzioni unilaterali. Il problema di oggi non è chi aiuta la Russia ad eludere le sanzioni, ma che la regolarità del commercio di tutti i paesi, inclusa la Cina con la Russia, ha subito danni non necessari.

Il portavoce ha detto di aver sentito una notizia di un direttore d’orchestra russo che è stato licenziato dalla compania perché ha rifiutato di condannare la patria. Le opere cinematografiche russe sono state escluse dalle liste di premiazione e alcune università hanno interrotto la presentazione della letteratura di Fyodor Dostoevsky. Dove sono finite le parole dei politici occidentali “la letteratura e l’arte sono senza confini”? Quale responsabilità hanno in tutto questo scrittori e musicisti? I beni di molti individui russi sono stati congelati o anzi confiscati. Queste azioni furiose non possono giocare alcun ruolo positivo nel raffreddare la tensione. Il portavoce ha espresso la speranza che tutte le parti possano tornare su posizioni più calme e promuovere i negoziati invece di aumentare le sanzioni ed esasperare il conflitto.
