Li Keqiang in conferenza stampa: cosa ha detto il premier cinese al termine delle “Due Sessioni” di quest'anno?
La mattina dell’11 marzo, presso la Grande Sala del Popolo, dopo la conclusione della quinta sessione della XIII Assemblea Nazionale del Popolo, il primo ministro cinese, Li Keqiang, ha partecipato ad una conferenza stampa e ha risposto alle domande di giornalisti cinesi ed esteri.
Relativamente all’obiettivo di crescita economica - fissato a circa il 5,5% - Li Keqiang ha affermato che la formulazione delle macropolitiche si basa sulle effettive condizioni della Cina, e che una crescita stabile sulla base di un alto livello significa un progresso.
“Al momento la situazione in Ucraina è molto preoccupante; è necessario fare il massimo per sostenere entrambi i Paesi facendo in modo che superino le difficoltà e portino avanti i negoziati fino ad arrivare a un risultato di pace. Allo stesso modo andrebbero sostenuti tutti gli sforzi a favore di una soluzione pacifica della crisi.” Così si è espresso Li Keqiang sulla situazione in Ucraina. Il premier cinese ha ribadito che le autorità cinesi sostengono che la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi vengano rispettate, gli obiettivi e i principi della “Carta delle Nazioni Unite” vengano mantenuti, così come le ragionevoli preoccupazioni sulla sicurezza dei diversi paesi vengano ascoltate con attenzione. Le autorità cinesi hanno formato il proprio orientamento sulla base di tutto ciò, e intendono svolgere, assieme alla comunità internazionale, un ruolo attivo per fare ritornare alla pace.
Per quanto riguarda le relazioni tra Cina e USA, Li Keqiang ha sottolineato che ci sono grandi differenze nei sistemi sociali, nella storia, nella cultura e nelle fasi di sviluppo tra Cina e Stati Uniti, e le differenze sono inevitabili, ma la cooperazione dovrebbe essere la direzione principale da seguire. Anche se la Cina e gli Stati Uniti sono concorrenti sul mercato in campo economico e commerciale, dovrebbe essere anche una concorrenza positiva ed equa. Lo scorso anno, il volume degli scambi tra i due paesi ha superato i 750 miliardi di dollari americani, un aumento di quasi il 30% rispetto all'anno scorso. Ciò dimostra che la cooperazione tra Cina e Stati Uniti ha una grande potenzialità. Se gli Stati Uniti allentano le restrizioni sulle esportazioni verso la Cina, il volume degli scambi bilaterali sarà maggiore, a tutto vantaggio dei due paesi e dei loro cittadini. La Cina è disposta a collaborare con gli Stati Uniti per scegliere una corretta linea d’azione e cercare interessi a lungo termine.
Riferendosi alla questione di Taiwan, Li Keqiang ha affermato, “I connazionali che si trovano sui due lati dello Stretto di Taiwan fanno parte a tutti gli effetti di un’unica famiglia; il loro legame di fratellanza è inscindibile. Siamo disposti a continuare a condividere opportunità di sviluppo con i compatrioti di Taiwan, fornire pari trattamenti a chi di loro venga nel continente in cerca di sviluppo, svolgere attività pratiche e costruttive per loro e risolvere le loro difficoltà.”
Per quanto riguarda l’epidemia di Covid-19, Li Keqiang ha affermato che il governo cinese si è impegnato al massimo per affrontare tale situazione. La Cina ha coordinato la prevenzione e il controllo dell’epidemia con lo sviluppo economico e sociale, promuovendo attivamente gli scambi internazionali e la cooperazione. Il paese ha inoltre svolto le attività di prevenzione e controllo in modo sempre più scientifico e preciso, modulandoli a seconda del mutare della situazione dell’epidemia e delle caratteristiche del virus, al fine di garantire la vita e la salute della popolazione, una produzione ordinata, nonché la vita quotidiana, e la sicurezza della catena produttiva e delle forniture. Egli ha aggiunto che attualmente la comunità internazionale ha ancora bisogno di unirsi e cooperare con maggiore comprensione e tolleranza, al fine di impegnarsi per creare le condizioni per il ritorno alla normalità del mondo.
Sulla situazione relativa ai casi di Covid-19 ad Hong Kong, il premier ha affermato che il governo centrale segue da vicino ogni giorno la situazione epidemica a Hong Kong ed è molto preoccupato per la salute e la sicurezza dei cittadini della regione. Il governo della RAS di Hong Kong dovrebbe assumersi la responsabilità principale della lotta contro l'epidemia, e il governo centrale sosterrà pienamente la sua lotta contro l'epidemia.
Durante la conferenza stampa, Li Keqiang ha aggiunto che il governo cinese dovrebbe sempre mirare a sviluppare l'economia allo scopo di garantire e migliorare i mezzi di sostentamento della gente. Oltre a fare del proprio meglio e fare quello che può, il governo deve insistere nella ricerca della verità dei fatti e nell’ascoltare le voci e le richieste della gente. La Cina aumenterà ulteriormente il suo investimento nell'istruzione obbligatoria nelle zone rurali e remote.
Il premier cinese ha affermato inoltre che la riduzione delle tasse e delle spese è la macropolitica del governo più diretta, equa ed efficiente che deve essere messa in pratica. Ha sottolineato che le piccole e micro imprese dovrebbero avere la priorità negli sgravi fiscali. I rimborsi per l'IVA pagata in eccesso per loro dovrebbero essere rimborsati in una volta sola entro la fine di giugno di quest’anno, mentre quelli di alcuni settori chiave, come il settore manifatturiero e i servizi per la ricerca e sviluppo, dovrebbero venir completamente rimborsati entro l’anno.
Li Keqiang ha poi dichiarato che la Cina si è aperta all’estero per oltre 40 anni, sviluppandosi a beneficio del proprio popolo e del mondo intero. Quest’apertura rappresenta una porta carica di opportunità che la Cina non vuole e non deve chiudere. Egli ha affermato che l'economia cinese si è profondamente integrata con il mondo, e che la Cina coglierà l'opportunità dell’entrata in vigore ufficiale del RCEP quest'anno per continuare a promuovere il libero scambio, trattando allo stesso modo le imprese statali, private e straniere, e continuando a rendere la Cina un hot-spot per gli investimenti stranieri.
Il premier cinese ha dichiarato che il governo cinese dovrebbe migliorare gradualmente le politiche per i diritti del lavoro, la sicurezza sociale e altre questioni relative al lavoro flessibile, dando a questi “piloti” una “cintura di sicurezza” visto che in Cina esistono più di 200 milioni di lavoratori flessibili.