L'ipocrisia e i "doppi standard" di Usa, GB e Australia in materia di non proliferazione nucleare
Il 21 ottobre il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha presieduto una conferenza stampa regolare.
Egli ha ricordato come la Cina abbia ripetutamente sottolineato che la cooperazione tra gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Australia sui sottomarini nucleari rappresenta un grave rischio di proliferazione nucleare e una chiara violazione degli orientamenti e degli obiettivi del “Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari”, per cui la parte cinese esprime seria preoccupazione e ferma opposizione. La suddetta cooperazione tra i tre paesi è il primo trasferimento di sottomarini nucleari da parte degli Stati nucleari a Stati non nucleari, il che significa che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna stanno aumentando di oltre il 90 per cento la quantità di uranio altamente arricchito esistente in Australia, mentre l'attuale sistema di salvaguardia dell'AIEA non è in grado di verificare efficacemente che questo uranio altamente arricchito non venga dirottato verso la costruzione di armi nucleari. La mossa dei tre paesi contrasta con le finalità e gli obiettivi del TNP. Se non venisse fermata, potrebbe portare all’eventuale collasso del sistema internazionale di non proliferazione nucleare. Molti paesi hanno espresso la loro preoccupazione e insoddisfazione in merito.
Wang Wenbin ha sottolineato che da molti anni gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Australia si sono considerati leader e difensori del sistema internazionale di non proliferazione nucleare, ma la cooperazione sui sottomarini nucleari tra di loro ha completamente smascherato la loro ipocrisia e i loro "doppi standard" in materia. La Cina esorta i tre paesi a revocare le pertinenti decisioni errate, a rispettare fedelmente gli obblighi internazionali in materia di non proliferazione nucleare, e ad astenersi dal minare la pace e la stabilità regionale e mondiale.