Gli Usa ritornano nell'OMS, cooperazione è cruciale nella lotta contro la pandemia
Con l’insediamento di Joe Biden come presidente, la nuova amministrazione degli Stati Uniti è salita al potere, il Partito Democratico è riuscito a ottenere il controllo di entrambe le Camere del Congresso, e Washington è entrata in una nuova fase politica. Secondo quanto previsto generalmente dall'opinione pubblica internazionale, la politica estera statunitense verrà modificata in modo significativo: ci sarà in una certa misura un ritorno al multilateralismo. E questo, se si verificherà, dovrà essere accolto con favore da tutte le parti.
Immediatamente dopo essere entrato in carica, Biden ha firmato una serie di ordini amministrativi, tra cui un piano d'azione per rientrare nell'OMS, che ha invertito completamente la politica dell’ultimo presidente. In merito, il ministro della Cancelleria tedesca, Helge Braun, ha affermato a Deutsche Welle che questo "è un segnale molto, molto positivo, visto che l'OMS è un'organizzazione estremamente importante".
Dopo l'ascesa al potere dell’amministrazione Biden, si potranno rivedere le condizioni di base per la cooperazione tra Cina e Stati Uniti nella lotta contro il Covid-19, nel lavoro sanitario e nell’ambito dell'OMS. Recentemente, Kurt Campbell, candidato al ruolo di coordinatore regionale dell’Indo-Pacifico del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha affermato che la Cina e gli Stati Uniti devono sospendere le loro azioni antagoniste e adottare alcuni misure delicate per inviare segnali positivi al fine di migliorare le relazioni con la controparte. In risposta, il Ministero degli Affari Esteri cinese ha indicato che questa è una "dichiarazione molto razionale". Questo è un momento cruciale nella lotta globale contro la pandemia. Per tale ragione, il più grande Paese sviluppato e quello più grande in via di sviluppo devono partecipare attivamente e collaborare, così da dare insieme l’esempio e guidare gli altri Paesi.