Ministero degli Esteri cinese risponde ai reportage dei media stranieri sull’economia cinese
Il 18 gennaio le autorità cinesi hanno reso noto che nel 2020 il Pil cinese ha superato per la prima volta la soglia dei 100 mila miliardi di yuan. Diversi media stranieri hanno riportato la notizia in modo positivo, tuttavia alcuni di essi hanno solamente riferito che, nel 2020, il Pil cinese ha registrato una crescita pari a solo il 2,3%, record minimo negli ultimi 40 anni.
A tale riguardo, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha risposto di aver notato i servizi dei principali media internazionali, tra cui quelli della Reuters e di AP, sottolineando come si siano concentrati soprattutto sul fatto che in un contesto caratterizzato da una drammatica diffusione del Covid-19 nel mondo e dalla più grave recessione economica dalla Seconda Guerra mondiale, l’economia cinese ha registrato una rapida ripresa e realizzato una forte crescita, affermandosi come l’unica economia principale del mondo ad aver realizzato una crescita positiva, aggiungendo che il tasso di crescita cinese ha superato persino le previsioni di diverse organizzazioni specializzate.
La portavoce cinese ha dichiarato che, sebbene attualmente ci siano ancora ripercussioni dell’emergenza sanitaria sull’economia globale, e nonostante l’unilateralismo e il protezionismo continuino a conquistare terreno, con la filiera industriale e la catena di approvvigionamento mondiali che continuano a subire attacchi, è convinta che la tendenza alla globalizzazione economica sia irreversibile, e che l’apertura e la cooperazione siano ancora il trend dominante della nostra epoca.