USA diffondono voci false sulle politiche cinesi per il Xinjiang. Il Ministero degli Esteri cinese fa chiarezza
Il 31 luglio il Dipartimento di Stato e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro due funzionari del Corpo di produzione e costruzione del Xinjiang; inoltre, il segretario di Stato USA Mike Pompeo ha rilasciato una dichiarazione, criticando le politiche cinesi per il Xinjiang.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha dichiarato oggi in conferenza stampa che, così facendo, la parte americana ha interferito gravemente negli affari interni della Cina e ha violato le norme fondamentali delle relazioni internazionali. Il portavoce della diplomazia cinese ha quindi sottolineato che la parte cinese esprime ferma opposizione e forte condanna nei confronti delle suddette dichiarazioni e azioni USA.
Quelli relativi al Xinjiang non sono affatto problemi riguardanti i diritti umani, le etnie e la religione, ma sono questioni che hanno a che fare con la lotta al terrorismo e al separatismo. Gli affari del Xinjiang sono interamente affari interni alla Cina e la parte americana non ha il diritto di interferirvi, né sono qualificati per farlo. Se la parte americana continuerà ad agire arbitrariamente, la parte cinese adotterà sicuramente contromisure.