L’esperienza cinese mostra che la seconda ondata di Covid-19 non sarà necessariamente disastrosa
Dall’11 giugno un improvviso aumento di casi collegati a mercati all’ingrosso a Beijing ha risvegliato le dolorose memorie legate a Wuhan. Tuttavia, diversamente dal nostro primo incontro con il virus, non c’è stato un lock down dell’intera città. Al di fuori della aree ad alto rischio, la vita continua come al solito e l’epidemia è ora sotto controllo.
Ciò ci ricorda che la trasmissione del Covid-19 è silenziosa e potrebbe riapparire in qualsiasi momento. Ma la buona notizia è che l’esperienza di Beijing ci mostra che la seconda ondata può essere tenuta sotto controllo in un modo che minimizza le interruzioni apportate dal lock down. La lotta globale contro l’epidemia dovrà essere più intelligente e cooperativa nei prossimi mesi e anni. In questa maratona contro il nuovo coronavirus, nessun paese potrà attraversare la linea del traguardo da solo.