Cina: l’epidemia di Covid-19 evidenzia la crisi dei “diritti umani americani”
Giovedì 11 giugno, l’Istituto di ricerca cinese sui diritti umani ha pubblicato un articolo dal titolo “L’epidemia di Covid-19 evidenzia la crisi dei ‘diritti umani americani’”. Nell’articolo, si utilizzano molti fatti e dati per svelare l’egoismo, la miopia, l’impulsività, l’inefficienza e l’irresponsabilità del governo statunitense nel rispondere all’epidemia, che ha portato i problemi già esistenti degli Stati Uniti – strappo sociale, polarizzazione tra ricchi e poveri, discriminazione razziale, protezione inadeguata dei diritti e degli interessi dei gruppi vulnerabili – a esporsi pienamente e deteriorarsi ulteriormente.
Nell’articolo, si legge che l’improvviso scoppio dell’epidemia di coronavirus è un “esame sui diritti umani” che affrontano tutti i paesi del mondo. L’adozione scientifica di misure di prevenzione e controllo dell’epidemia, e garantire il più possibile la sicurezza e la salute fisica delle persone sono responsabilità riguardanti i diritti umani condivise dai governi di tutti i paesi. Tuttavia, il governo statunitense ha ripetutamente ignorato gli avvertimenti sull’epidemia e trascurato di adottare misure di prevenzione e controllo, privilegiando al contrario la risposta del mercato dei capitali. Di conseguenza, il governo non ha efficacemente messo in guardia il pubblico, né si è preparato per il potenziale consumo di risorse mediche causato dalla pandemia, spingendo il popolo americano sull’orlo del contagio e della fossa.
Secondo l’articolo, di fronte all’enorme minaccia per i diritti alla vita e alla salute dei cittadini degli Stati Uniti, rappresentata dalla diffusione dell’epidemia, invece di investire sforzi nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia, il governo degli Stati Uniti ha sventolato un grosso bastone di egemonia per accendere ovunque le fiamme dei guai, provocando gravi danni alla solidarietà e alla cooperazione della comunità internazionale in risposta all’epidemia.