“Dichiarazioni relative a Hong Kong” dei quattro Paesi occidentali non scuoteranno la determinazione della Cina
Il 22 maggio, giorno di apertura della terza sessione della 13esima APN, la Gran Bretagna, il Canada e l’Australia hanno rilasciato dichiarazioni relative a Hong Kong, interferendo apertamente negli affari interni della Cina. In occasione della chiusura, quattro paesi occidentali - Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia - hanno rilasciato dichiarazioni riguardanti Hong Kong, ignorando di nuovo l’opinione principale dei cittadini della Ras.
Questi paesi occidentali, guidati da Stati Uniti e Gran Bretagna, pensano che la formazione di un gruppo possa ottenere l’effetto spaventoso e aumentare la razionalità delle interferenze negli affari interni della Cina, e credono di poter ingannare il mondo a occhi chiusi e diffondere tra l’opinione pubblica internazionale false informazioni che diffamano “Un Paese, due sistemi” di Hong Kong e l’istituzione della legge sulla sicurezza nazionale.
In risposta alle interferenze spregiudicate dei politici britannici, l’ambasciatore cinese nel Regno Unito, Liu Xiaoming, ha pubblicato sui social media: “Una Hong Kong stabile e prospera è nell’interesse sia della Cina che del Regno Unito. Il Regno Unito dovrebbe rispettare gli interessi fondamentali della Cina, smettere di intervenire negli affari di Hong Kong, e fare di più per favorirne la prosperità e la stabilità.