L’intervista al direttore dell’Istituto di Virologia di Wuhan Wang Yanyi ha ottenuto ampia attenzione dei principali media mondiali
Fino alle 0:42 di martedì 26 maggio, fuso orario di Beijing, il numero totale di casi confermati di contagio da Covid-19 nel mondo ha superato quota 5,3 milioni, dei quali 340 mila hanno portato al decesso delle persone infettate.
In un momento speciale come questo in cui i paesi del mondo dovrebbero unirsi per combattere insieme l’epidemia, il presidente americano Donald Trump e il segretario di Stato Usa Mike Pompeo hanno espresso molte volte i loro dubbi circa la possibilità che il nuovo coronavirus possa essere uscito in qualche modo dal laboratorio dell'Istituto di Virologia di Wuhan.
Rispostendo a tali accuse, in un’intervista concessa al CMG, il direttore dell’Istituto Wang Yanyi ha confutato la teoria della cospirazione riguardo il coronavirus. “Non esistono prove che il virus sia uscito dall’Istituto”, ha dichiarato Wang Yanyi ai nostri microfoni. “Il 30 dicembre 2019 - ha aggiunto il direttore - l’Istituto è entrato per la prima volta in possesso di campioni clinico del virus, che all’epoca era chiamato ‘polmonite provocata da cause sconosciute’. Dopo il test patogeno, abbiamo scoperto che questi campioni contenevano un coronavirus che era completamente sconosciuto fino ad allora, chiamato ora SARS-CoV-2. Prima di allora non siamo mai venuti in contatto, non abbiamo studiato né conservato questo virus. In realtà, come chiunque altro, non eravamo a conoscenza dell’esistenza di questo nuovo ceppo del virus. Come avremo potuto farcelo sfuggire, se non l’avevamo?”