La teoria cospirativa sull’origine in laboratorio del nuovo coronavirus è scientificamente infondata
Sin dallo scoppio dell’epidemia di Covid-19, alcuni media e politicanti occidentali hanno pretestuasamente ignorato quanto noto alla scienza medica, sostenendo le speculazioni della teoria cospirativa per cui esisterebbe un presunto “collegamento” tra l’origine del virus e un istituto per la ricerca virologica di Wuhan.
Nel contempo, numerosi scienziati e studiosi di diversi Paesi, adottando un rigido atteggiamento scientifico, si sono opposti alla suddetta teoria, basandosi sulle proprie conoscenze professionali e capacità analitiche.
Giorni fa la portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità, FadelaChaib, ha osservato che tutte le prove esistenti dimostrano che il nuovo coronavirus ha origine animale e non è stato, come invece taluni sostengono, prodotto artificialmente o creato in laboratorio.
In un articolo pubblicato da un team dell’istituto americano Scripps Research si specifica che, in caso di creazione di un nuovo virus in laboratorio, occorrerebbe procedere ad uno sviluppo basato sulla struttura generale di qualche virus preesistente. Tuttavia, dalle ricerche si è scoperto che il nuovo coronavirus presenta una struttura diversa da quella di tutti i virus preesistenti di cui l’uomo è attualmente a conoscenza.
Il 26 marzo il direttore dell’Istituto nazionale di ricerca della salute statunitense, Francis Collins, ha pubblicato un articolo, in cui, citando e confermando la conclusione evinta da un ristretto gruppo di lavoro internazionale, sostenuto dallo stesso istituto, dopo una comparazione delle sequenze genetiche rese pubbliche di diversi ceppi di coronavirus, secondo cui il Covid-19 è nato in modo naturale.
Anche Anthony S. Fauci,capodell'istitutostatunitense National Institute of Allergy and Infectious Diseases, appartenente allo stesso Istituto di ricerca nazionale della salute, ha riferito che le informazioni genetiche dimostrano che il virus è stato trasmesso all’uomo da qualche animale e che non è stato prodotto in laboratorio.
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva ricordato che sfruttrare il Covid-19 per ottenere sostegno politico è come giocare con il fuoco, “se non si vogliono vedere più bare, bisogna smetterla di politicizzare l’epidemia”.