Risposta alla stampa sulla revisione del numero dei casi confermati di Covid-19 e di quello dei decessi di Wuhan
Questa è una risposta alla stampa sulla revisione del numero dei casi confermati di Covid-19 e di quello dei decessi di Wuhan.
Venerdì 17 aprile il Quartiere generale per la prevenzione e il controllo dell'epidemia di Covid-19 della città di Wuhan ha rilasciato il "Comunicato sulla revisione del numero dei casi confermati di Covid-19 e di quello dei decessi".
All’inizio dell’epidemia, a causa della loro grave incapacità di ricevere e trattare tutti i pazienti, alcune strutture ospedaliere non sono riuscite a collegarsi e ad inviare le informazioni al sistema d’informazione sulla prevenzione e controllo epidemici, gli ospedali hanno operato al di sopra delle proprie capacità ed il personale medico era impegnato al salvataggio e al trattamento dei pazienti; ciò ha causato obiettivamente dei ritardi, delle omissioni e degli errori nei rapporti dei casi. Per tali ragioni è stato necessario quindi revisionare il numero dei casi confermati di Covid-19 e di quello dei decessi avvenuti a Wuhan.
Alla terza decade di marzo è stato istituito appositamente un gruppo d’indagine sui big data relativi all’epidemia e sull’epidemiologia per condurre una verifica incrociata dei dati online sui casi confermati, cancellare quelli registrati più volte e aggiungere quelli non registrati in precedenza da alcuni sistemi della città di Wuhan, tra cui il sistema di informazione dei big data sulla prevenzione e controllo dell’epidemia di Wuhan, quello sulle onoranze funebri, quello sul Covid-19 dell’Ufficio per le politiche e l’amministrazione sanitarie e quello dei test dell’acido nucleico virus. Nel contempo, il gruppo ha raccolto sul posto e in modo onnicomprensivo i dati di tutti i luoghi coinvolti nell’epidemia.
La revisione tempestiva del numero dei casi confermati di Covid-19 e di quello dei decessi favorisce sia la garanzia degli interessi delle masse popolari che le decisioni scientifiche della prevenzione e del controllo epidemici, costituendo una risposta alle preoccupazioni della società ed è ancor più un segno di rispetto per ogni vita.