Diario della missione dei medici cinesi in Italia
Il pomeriggio del 18 marzo, ora locale italiana, la seconda missione di medici esperti cinesi, composta da 13 persone, è arrivata a Milano all’Aeroporto di Malpensa con una grande quantità di materiali di soccorso. Il 20 marzo la missione si è recata nella provincia di Bergamo. Uno dei componenti della missione e vice direttore del reparto di medicina respiratoria dell’Ospedale n.1 dell’Istituto di Medicina dell’Università del Zhejiang, Zhou Hua, ci ha inviato un diario di questi primi giorni trascorsi in Italia.
20 marzo
Bergamo, la città più duramente colpita dall’epidemia in Italia
Tre giorno dopo essere arrivata a Milano, la missione degli esperti medici composta da 7 persone si è recata in un ospedale in prima linea sotto la guida del Prof. Qiu Yunqing. Abbiamo scelto Bergamo, la città italiana più gravemente colpita dall’epidemia.
Secondo il Prof. Qiu, nella prima fase dell’epidemia di coronavirus, l’Italia ha fornito ai cinesi un grande aiuto e il popolo cinese esprime profondo ringraziamento per questo. Adesso l’Italia sta incontrando grandi difficoltà a controllare l’epidemia, perciò è naturale che per noi venire qui in questo momento e combattere questa battaglia insieme ai medici italiani. Il Prof. Qiu ha aggiunto che la Cina ormai ha superato il momento più difficile, conseguendo una momentea vittoria contro il virus, con il numero di nuovi casi domestici confermati che è sceso a zero. Questo risultato positivo si deve alle rigorose misure di prevenzione e controllo adottate, basandosi sulla scienza, dal governo e dal popolo cinesi, che possono essere sintetizzate in quattro punti chiave: individuare, diagnosticare, isolare e curare rapidamente.
I nostri colleghi italiani si stanno sobbarcando di una mole di lavoro incredibile, equipaggiati con dispositivi di protezione inadeguati. Quando sono usciti dal reparto di isolamento, ci siamo commossi per la loro devozione. Dal canto loro, i colleghi italiani hanno apprezzato molto i nostri dispotivi di protezione specialistici, il nostro know-how e la nostra professionalità.
Forza colleghi italiani! Coraggio Italia!