Cina: reazione drastica e misure eccessive degli Usa in risposta alla situazione epidemica della Cina
Lunedì 3 febbraio a Beijing la portavoce del ministero degli esteri cinese Hua Chunying ha dichiarato che gli Usa hanno reagito in modo drastico e adottato contromisure eccessive nei confronti dell’epidemia di polmonite virale causata dal nuovo ceppo di coronavirus, conrtrastando con le proprie azioni le proposte avanzate dall’OMS.
Secondo quanto appreso, recentemente alcuni paesi hanno uno dopo l'altro annunciato d'imporre limitazioni d'ingresso per i cittadini cinesi, elevato al massimo livello l'avviso di rischio di viaggio in Cina, e vietato inoltre dal 2 febbraio l’ingresso nel territorio a tutti gli stranieri che nei 14 giorni precedenti hanno effettuato viaggi in Cina.
A tal proposito Hua Chunying ha affermato che la maggior parte dei paesi ha espresso apprezzamento e sostegno nei confronti delle contromisure cinesi di prevenzione e controllo della situazione epidemica, e che la Cina comprende e rispetta le misure adottate da questi paesi quali limitazioni d'ingresso per i cittadini cinesi e rafforzamento della quarantena. Tuttavia alcuni paesi, in particolare gli Usa, hanno avuto reazioni eccessive verso l’epidemia verificatasi in Cina, constrastando in maniera ovvia le proposte dell’OMS.
La portavoce cinese ha concluso indicando che finora gli Usa non hanno offerto alcun sostegno pragmatico a Beijing.