Cina, un Paese che pensa e agisce per promuovere il miglioramento della governance globale

2019-12-30 17:17:29
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Due eventi accaduti al termine del 2019 hanno suscitato preoccupazione diffusa all’interno della comunità internazionale.

Il primo è la paralisi dell’organo per la soluzione delle controversie del WTO, provocata dall’insufficienza di giudici, e a causa della quale il sistema multilaterale di commercio ha subito un colpo durissimo. Il secondo è rappresentato dall’assenza di risultati concreti al termine della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, a Madrid, prolungata di due giorni rispetto alla durata prevista. Anche se si tratta di due avvenimenti diversi, questi riflettono in realtà un problema comune, quello delle sfide senza precedenti che la governance globale è chiamata a fronteggiare.

Negli ultimi anni, a causa di una crescente ostilità nei confronti della globalizzazione e delle difficoltà per l’economia mondiale, è diventato sempre più difficile per la comunità internazionale agire compatta per rispondere alle crisi e alle sfide importanti.

Negli ultimi anni, la Cina ha partecipato attivamente alla riforma del meccanismo di governance globale cercando di difendere il proprio diritto allo sviluppo insieme agli interessi della comunità internazionale. Per fare questo ha avanzato una serie di idee, programmi e piani d'azione, con l'obiettivo di creare un sistema di governance globale fondato sulla consultazione e costruzione comune e sulla condivisione, e finalizzato all’edificazione di una comunità umana dal futuro condiviso. In questo quadro la Cina sostiene la riforma delle Nazioni Unite e la promuove per adattarsi meglio ai nuovi requisiti della governance globale. Inoltre la Cina chiede al WTO di mettere in atto le riforme necessarie sulla base dell’equità e della giustizia, di promuovere la liberalizzazione e la facilitazione del commercio globale per garantire la crescita economica e tutelare la voce dei Paesi in via di sviluppo. Infine, la Cina è intenzionata a promuovere una riforma del FMI e della Banca mondiale che rispecchi realmente i cambiamenti avvenuti nel panorama internazionale ed ha proposto alle principali istituzioni multilaterali come il G20 di offrire un maggiore contributo alla crescita dell’economia e al miglioramento della governance economica globale.

La Cina ha sempre adottato azioni concrete per promuovere la riforma della governance globale, basti pensare all'iniziativa “Belt and Road” avanzata sei anni fa, alla creazione di nuove istituzioni finanziarie multilaterali come la Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture (AIIB), all’adempimento con tre anni anticipo degli impegni di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni, alla promozione della riforma delle principali istituzioni multilaterali. In questo senso la Cina ha compiuto sforzi concreti per conferire maggiore energia allo sviluppo del nostro pianeta.

Secondo il rapporto della Banca Mondiale pubblicato a giugno del 2019, l'iniziativa “Belt and Road” in fase di piena attuazione potrebbe creare un aumento del commercio globale del 6,2%, con una crescita del 9,7% per il commercio delle economie direttamente interessate da questo progetto, e con un +2,9% del reddito globale.

La Cina è disposta a collaborare con tutti per sostenere lo spirito di consultazione, costruzione comune e condivisione. In qualità di “Paese che pensa ed agisce”, continuerà a promuovere lo sviluppo dell'ordine internazionale in una direzione più equa e ragionevole e a fornire garanzie istituzionali per la pace e la stabilità nel mondo, creando maggiore benessere.

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