Cina, Museo Nazionale ospita la prima mostra sulla cultura oracolare

Quest’anno ricorre il 120esimo anniversario della scoperta, in Cina, degli antichi reperti conosciuti con il nome di “ossa oracolari”. Il 22 ottobre è stata inaugurata al China National Museum la prima mostra interamente dedicata a questi oggetti. Attraverso l’esposizione di circa 190 reperti, l’evento si prefigge lo scopo di raccontare la storia delle ossa oracolari e di condurre il pubblico in un viaggio alla “riscoperta” delle antiche civiltà delle dinastie Shang e Zhou, insieme agli eventi registrati su questi oggetti che, ancora oggi, sono considerati straordinari e carichi di fascino.

Nel 2017, con l’inserimento all’interno del “Memory of the World Register”, le ossa oracolari hanno ricevuto un importantissimo riconoscimento del loro valore storico-culturale e hanno promosso la diffusione della cultura cinese nel mondo. Sui contenuti della nuova mostra inaugurata al China National Museum, il direttore Wang Chunfa ha affermato che questi saranno suddivisi in tre parti: scoperta e produzione degli oracoli, riflessi della dinastia Shang sulle ossa oracolari e ricerca sui testi.

Dalla scoperta delle ossa oracolari, nel 1899, diverse generazioni di esperti e studiosi hanno cercato di interpretare i testi incisi su di esse, compiendo importanti ricerche su aspetti storici e culturali e offrendo un contributo di assoluto rilievo allo sviluppo di una nuova branca del sapere a livello mondiale. Huang Dekuan, professore della Tsinghua University e direttore della Commissione cinese di esperti testi oracolari, ha affermato la lingua degli oracoli, prima forma di scrittura apparsa in Cina, non è solo simbolo di civiltà e cultura, ma conferma anche l'autenticità di una serie di documenti tra cui le "Memorie Storiche" di Sima Qian, e registrano per quasi cinque secoli la storia della civiltà cinese.