Stabilità: la parola più importante nel rapporto sul lavoro del governo cinese del 2022

2022-03-21 14:58:32
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“Porre la stabilità della crescita in una posizione più importante”, “concentrarsi sulla stabilizzazione del mercato macroeconomico”, “concentrarsi sulla stabilizzazione degli attori del mercato e garantire l’occupazione”, “rafforzare l’attuazione di una politica monetaria stabile”... Nell’edizione di quest’anno del rapporto sul lavoro del governo cinese, il concetto di “stabilità” è stato evidenziato ben 78 volte, diventando l’aspetto più sottolineato in assoluto.

Nel 2021, nonostante i rischi e le sfide affrontate, l’economia cinese ha mantenuto la sua tendenza di ripresa e sviluppo, consentendo il raggiungimento dei principali obiettivi stabiliti. Vale la pena ricordare che l’anno scorso il PIL ha raggiunto 114 trilioni di yuan, con un aumento dell’8,1%. Si tratta di risultati non facili da ottenere che dimostrano la forte resilienza e la capacità di risposta dell’economia cinese alle diverse sfide; tali risultati sono anche strettamente correlati alla pianificazione generale messa in atto dal governo cinese per la prevenzione e il controllo del Covid-19 e per lo sviluppo economico e sociale incentrato sulla stabilità.

Al momento l’epidemia globale non è ancora stata superata, il quadro internazionale appare sempre più grave e incerto e lo sviluppo economico cinese si trova ad affrontare la triplice sfida della contrazione della domanda, dello shock di approvvigionamento e dell’indebolimento delle aspettative. In questo contesto, tenendo pienamente conto della situazione interna ed esterna, Beijing ha fissato l’obiettivo di crescita del PIL intorno al 5,5% per il 2022, che appare in linea con la situazione economica attuale e risponde all’esigenza di “mettere al primo posto la stabilità”.

Dopo la crescita dell’8,1% l’anno scorso, l’obiettivo previsto per quest’anno è quello di una crescita medio-alta partendo da una base elevata. Considerando i dati relativi alla ripresa economica, rispetto al tasso di crescita medio del 5,1% negli ultimi due anni, gli obiettivi di sviluppo della Cina per l’anno corrente sono indubbiamente positivi e ambiziosi.

Oltre al tasso di crescita economica previsto, nel rapporto sul lavoro del governo tra i principali obiettivi previsti dalla Cina per quest’anno sono inclusi la creazione di oltre 11 milioni di nuovi posti di lavoro nelle città e mantenere il tasso di disoccupazione urbano rilevato entro il 5,5%, mantenere l’aumento dei prezzi al consumo a circa il 3% e la produzione di cereali al di sopra degli 1,3 trilioni di jin (1 jin=0,5 kg). Non è difficile vedere come, nella definizione degli obiettivi previsti, siano stati presi in considerazione i settori chiave per la “stabilizzazione della crescita”.

Una volta stabiliti gli obiettivi, il passo successivo è procedere un passo alla volta e andare a colpo sicuro. Si prevede che il volume della spesa fiscale quest’anno aumenterà di oltre 2.000 miliardi di yuan rispetto all’anno scorso; inoltre, è prevista l’emissione di 3.650 miliardi di yuan di obbligazioni speciali da parte dei governi locali, decisione che porterà una grande quantità di fondi di investimento governativi che guiderà l’espansione degli investimenti effettivi; infine, sarà ulteriormente rafforzato il sostegno alle piccole e micro imprese, e agli imprenditori individuali.

Nel 2022, la Cina continuerà ad ampliare la sua apertura di alto livello, ad implementare in modo completo la lista negativa per l’accesso degli investimenti esteri, ad attuare il trattamento nazionale per le imprese estere, a continuare a migliorare l’ambiente imprenditoriale e ad attirare più investimenti. Il grande mercato aperto della Cina non solo attirerà più investimenti nel Paese, ma fornirà alle aziende di tutto il mondo più opportunità di sviluppo in Cina. Inoltre, con il pieno svolgimento dell’iniziativa “Belt and Road” e il continuo allargamento della cooperazione economico-commerciale multilaterale e bilaterale come il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), la Cina raggiungerà il suo obiettivo di mutuo beneficio nella collaborazione con un numero sempre maggiore di paesi.

Nel complesso, quest’anno, sotto la guida dei nuovi concetti di sviluppo, la Cina terrà conto delle esigenze di una crescita stabile e di uno sviluppo di alta qualità. In veste di seconda maggiore economia del mondo, mentre si sforzerà di raggiungere gli obiettivi fissati per quest’anno, la Cina porterà sicuramente più energia positiva alla ripresa e continuerà a funzionare da “stabilizzatore” dell’economia globale.

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