Li Shizhen

2021-07-09 16:29:02
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn

La medicina tradizionale cinese vanta una lunga storia ed un gran numero di validi farmacologi. Nel XVI secolo, al tempo della dinastia Ming, visse il famoso medico Li Shizhen, autore del “Compendio di erboristeria”, diventato un classico nella storia della medicina tradizionale cinese.

Li Shizhen (1518-1593) naque a Jizhou, nella provincia dello Hubei, una località che produceva erbe medicinali. Il padre era medico, perciò sin dall’infanzia Li Shizhen sviluppò interesse per la natura, salendo spesso sui monti col padre a raccogliere le erbe medicinali, che al ritorno a casa trasformavano in farmaci. Tuttavia allora la posizione sociale dei medici era bassa, quindi il padre voleva che Li Shizhen imboccasse la strada del funzionariato.

Nel 1531 il 14enne Li Shizhen superò gli esami imperiali a livello distrettuale, quindi partecipò a tre esami provinciali, ma senza successo. Di conseguenza ereditò la professione del padre, studiando la medicina e curando i poveri. Per diventare un vero medico, Li Shizhen visitava spesso pescatori, cacciatori, taglialegna, contadini e coltivatori di erbe medicinali, raccogliendo molte ricette popolari. Con meticolose osservazioni e ripetuti esperimenti, si impadronì di profonde conoscenze sulla natura delle varie sostanze medicinali.

Nel 1551 Li Shizhen era già un medico famoso. Una volta il figlio del re di Chu, ammalatosi improvvisamente, guarì subito dopo essere stato curato da lui. Il re di Chu ne fu così felice che presentò Li Shizhen all’ospedale imperiale.

Al tempo gli imperatori nutrivano una fiducia cieca nel Taoismo, ricercando con impegno l’immortalità. Anche i medici dell’ospedale imperiale erano influenzati dalle idee superstiziose dell’imperatore. Tuttavia Li Shizhen non ricercava la fama e i benefici materiali. Il farraginoso meccanismo burocratico non poteva aiutarlo a realizzare il suo desiderio di soccorrere e salvare il popolo, di conseguenza meno di un anno dopo dette le dimissioni, dandosi alla medicina e alla compilazione di testi medici.

Nel corso dell’esercizio della medicina, Li Shizhen scoprì che gli erbari del passato non erano del tutto affidabili. In alcune parti la classificazione non era chiara e l’efficacia farmacologica di alcune erbe non era stata correttamente comprovata. Tutto questo esercitava un’influenza negativa sulla salute del popolo. Li Shizhen realizzò che era suo dovere compilare un nuovo dizionario farmacologico. Nel 1522, a 35 anni, cominciò allora a immergersi nella redazione del suo Compendio di erboristeria.

Per compilare il nuovo dizionario, Li Shizhen lesse oltre 800 opere medicinali e altri antichi testi. Combinandoli con i materiali da egli raccolti, procedette a tre grandi revisioni dell’opera. Nel corso di questo lavoro mobilitò l’intera famiglia: i figli, i nipoti e i suoi studenti parteciparono tutti ai lavori di revisione, copiatura e disegno delle tavole. Attraverso trent’anni di sforzi, nel 1578, Li Shizhen portò a termine la compilazione della sua grande opera immortale “Compendio di erboristeria”.

Il Compendio conta in totale un milione e 900 mila caratteri, è suddiviso in 16 parti, 60 categorie e 50 volumi, e raccoglie 1892 medicinali e oltre 11 mila ricette. Riporta inoltre più di mille disegni che raffigurano le complesse configurazioni delle varie sostanze medicinali, in modo da facilitarne la distinzione. Questo Compendio ottenne importanti successi in diversi campi. In primo luogo, riclassifica i medicinali registrati, per esempio le categorie delle sostanze vegetali ed animali, mentre solo nel 1741 gli europei avanzarono un metodo di classificazione analogo. Il “Compendio di erboristeria” revisiona e chiarisce molte conoscenze errate o poco chiare, introducendo medicinali o funzioni medicinali appena scoperte. Li Shizhen si mostrò inoltre critico per la presenza di aspetti superstiziosi contenuti nei testi di medicina del passato. All’epoca di Li Shizhen era molto diffuso il Taoismo e propagandata l’alchimia, mentre la medicina era impregnata di idee superstiziose. Il lavoro di Li Shizhen fu anche quello di confutare affermazioni errate e pseudo-scientifiche.

Per tutta la vita Li Shizhen fece il bilancio delle esperienze accumulate in migliaia di anni dal popolo cinese nell’uso dei farmaci, compilando la grande opera “Compendio di erboristeria” e portando all’apice la medicina tradizionale cinese diventando il più grande farmacologo cinese dell’antichità. In seguito la sua opera fu ampiamente diffusa in Giappone e fu tradotta anche in inglese, francese, tedesco e addirittura in latino. A partire dal XVII secolo, il “Compendio di erboristeria” ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo, diventando un importante materiale di consultazione per i farmacologi moderni.

Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi