La leggenda della luna e la nascita della Festa di Metà Autunno

2020-09-30 17:03:33
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La Festa di Metà Autunno è una delle feste tradizionali della Cina, seconda come importanza solo alla Festa della Primavera. Nell’antichità, gli imperatori cinesi tenevano riti in onore del sole in primavera e della luna in autunno. L’Altare della Luna a Beijing è la migliore testimonianza storica in merito. Anche a livello popolare vigeva l’usanza dell’omaggio alla luna in autunno. Tuttavia, in seguito, l’ammirazione della luna sostituì le cerimonie di omaggio, trasformate in occasioni di festa. Oggi in molte parti della Cina si possono trovare siti storici come il “Tempio dell’omaggio alla luna”, il “Padiglione dell’omaggio alla luna” e la “Torre per ammirare la luna”, che dimostrano che le usanze della Festa di Metà Autunno e di omaggio alla luna hanno profonde origini storiche.

Le cerimonie di omaggio alla luna dei cinesi sono nate dopo quelle in onore del sole, perché la comprensione dell’uomo della natura è stata graduale. Nel corso di millenni di osservazione, gli antichi cinesi scoprirono che con il sorgere del sole la natura si risveglia e la vegetazione si fa lussureggiante, quindi, secondo loro, era il sole a dar vita a tutti gli esseri viventi del mondo.

Tuttavia, a quel tempo, rimaneva un problema irrisolto: ogni giorno il sole tramonta a occidente, ma perché il giorno dopo sorge a oriente? Non sapendo che la terra è rotonda e non riuscendo a farsi una ragione del problema, essi cominciarono a fantasticare sulla luna.

Per risolverlo, essi diedero due possibilità al sorgere giornaliero a oriente del sole: la prima è che il sole fosse riportato a oriente dal fondo del mare in groppa a serpenti e tartarughe e la seconda in groppa a un rospo che lo aveva inghiottito.

Quando la luna sorge, sulla superficie dei fiumi, dei laghi o dei mari si crea un riflesso. Ma gli antichi cinesi non la pensavano così. Visto che il sole emette luce, al di là del fatto che venisse riportato a oriente dal fondo del mare o trasportato dal rospo che l’aveva inghiottito, ritenevano che la sua luce risplendesse sempre. Ed era questo, per loro, il motivo per cui veniva a formarsi una luna sull’acqua. La luna sospesa in cielo era vista, invece, come un riflesso di quella sull’acqua. Questo è il motivo per cui nacque il culto del rospo; per questa stessa ragione la luna era anche chiamata: “palazzo del rospo”. Il culto del rospo, in realtà, è quindi il culto della luna.

Il termine “metà autunno” compare per la prima volta in documenti della dinastia Zhou, il che significa che i riti di omaggio alla luna risalgono al più tardi a questa dinastia. Dopo le epoche Han e Wei-Jin, il culto della luna dei cinesi raggiunse il suo picco. Nelle epoche Tang e Song, le usanze di mezzo autunno presero gradualmente forma. Nel periodo di regno Zhenguan della dinastia Tang esisteva già il termine “Festa di Metà Autunno”.

La popolarità della festa inizia in epoca Song. Durante il regno dell’imperatore Taizong dei Song settentrionali, la corte designò ufficialmente il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare come Festa di Metà Autunno, per cui tutti godevano di un giorno di vacanza. Dopo le dinastie Ming e Qing, la Festa di Metà Autunno è diventata una delle quattro principali feste tradizionali della Cina, insieme alla Festa della Primavera, alla Commemorazione dei defunti e al Festival delle barche- drago.

Ogni mese, la luna passa dalla fase di calante a quella della luna piena, un simbolo per l’uomo del dolore e della gioia, della separazione e della riunione. Quindi, nel cuore dei cinesi, la pienezza occupa un’importante posizione. Una festa in realtà è la cristallizzazione del pensiero di una nazione e l’espressione concreta di un concetto collettivamente riconosciuto.

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