Le misure del governo cinese per solidificare e stabilizzare i rapporti commerciali e di investimento con l’estero

Stefano Porcelli 2020-08-26 12:30:22
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Il Consiglio per gli affari di Stato ha emanato recentemente delle linee guida circa alcune misure da prendere al fine di stabilizzare rapporti commerciali e di investimento con l’estero in risposta al deteriorarsi delle condizioni economiche su scala internazionale derivante dai problemi causati dall’emergenza sanitaria per il COVID 19. Sia il Presidente Xi Jinping che il Comitato centrale del Partito comunista cinese ed altri organi ed enti di elevato livello avevano già segnalato la necessità di agire in una simile direzione.

Le misure proposte sono indirizzate al miglioramento delle garanzie per il credito all’esportazione; a far sì che, ove sia possibile, venga replicato o esteso il modello “assicurazione + garanzia” sempre con riferimento al credito per l’esportazione; ad accrescere il sostegno finanziario alle imprese che svolgono attività di commercio con l’estero; ad espandere il credito all’esportazione offerto alle medie, piccole e micro imprese che svolgono attività di commercio estero; sostenere lo sviluppo di nuovi modelli di commercio; incoraggiare un’ottimizzazione del modello del processing trade in particolare favorendone un maggior sviluppo nelle regioni centro-occidentali ovvero del nord-est del Paese; accrescere il supporto dato ad imprese con alta densità di manodopera; offrire sostegno alle grandi imprese che lavorano con l’estero nell’affrontare i problemi con cui si stanno misurando; espandere i canali per il commercio con l’estero online; semplificare le procedure doganali; migliorare le condizioni per gli stranieri che hanno rapporti di affari con la Cina; offire supporto finanziario ad imprese chiave tra quelle ad investimento estero in Cina; accrescere i servizi di supporto per progetti di investimento esteri del valore di oltre 100 milioni USD; incoraggiare gli investimenti stranieri nelle imprese high-tech; ridurre le soglie per poter beneficiare delle politiche preferenziali ai centri di ricerca e sviluppo stranieri.

Si tratta, nella sostanza, di indicazioni che il Consiglio per gli affari di Stato rivolge agli enti di livello inferiore con l’intento di puntellare l’ambito dei rapporti commerciali e di investimento con l’estero aiutando le imprese sia cinesi che straniere nel navigare le acque dell’economia globale che l’emergenza sanitaria ha reso agitate. Si intende dunque sia offrire sostegno alle imprese che lavorano sull’export, andando inoltre a stimolare la ricerca di nuovi modelli commerciali e promuovendo il commercio transnazionale anche online così come, aspetto senz’altro rilevante, alleviare quella che può essere l’incidenza delle procedure doganali sulle operazioni commerciali. Rilevanti sono poi anche le misure che tendono a stabilizzare maggiormente la situazione interna cinese, come ad esempio quelle relative al sostegno per il rafforzamento delle best practices relative al cd. processing trade ed a favorirne una maggior diffusione anche nelle regioni centro-occidentali cosicché possa favorire un’accelerazione dello sviluppo nelle regioni che nelle scorse decadi hanno proceduto a ritmi più lenti, ovvero, ancora, il sostegno dato alle imprese ad elevato impiego di manodopera al fine di riuscire a mantenere alti i livelli di occupazione, priorità del governo cinese nel corso delle ultime decadi.

È inoltre particolarmente interessante notare l’intenzione di adottare misure volte a migliorare le condizioni per gli stranieri che hanno rapporti di affari con la Cina così come deve essere salutata con favore l’intenzione di prendere delle misure di sostegno anche alle imprese ad investimento estero e di supporto alla realizzazione dei grandi progetti ad investimento straniero. Se, come noto, nel corso degli ultimi anni la Cina ha posto un’attenzione particolare al tema dello sviluppo delle tecnologie, le nuove linee guida dimostrano come questo resti un tema di centrale importanza prevedendo, appunto, così come delle politiche di ulteriore favore per quanto concernente R&D e high-tech.

Data la situazione attuale, il governo cinese mette in campo il possibile al fine di riuscire a superare quanto prima le acque più agitate promuovendo l’adozione di misure volte non soltanto a cercare di dare una risposta alle questioni più immediate, ma che possono anche dare degli importanti frutti per il futuro. Ovviamente, nel mondo sempre più interconnesso del XXI secolo, il tema dei rapporti commerciali o d’investimento con l’estero non può essere tenuto in disparte, e le misure individuate in queste linee guida dimostrano la piena consapevolezza del governo cinese al riguardo. Non resta che attendere e vedere come gli indirizzi delineati in queste linee guida saranno poi declinati dai vari ministeri, governi locali, ed altri enti in norme più specifiche al fine di poter riuscire ad elaborare delle strategie concrete per poterne ricavare il maggior beneficio possibile.

Stefano Porcelli, insegna presso l’Università degli studi di Brescia ed a Pechino presso la China University of Political Science and Law. Ha conseguito un dottorato di ricerca in diritto presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata ed un secondo presso la China University of Political Science and Law con tesi in materia giuridica elaborata e discussa in lingua cinese (primo italiano nel riuscire in una simile impresa). È membro di diversi centri di ricerca e autore di lavori pubblicati sia in Italia che in Cina ed altri Paesi.

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