La prima politica è lavorare

2020-08-03 09:00:00
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La lunghezza del testo del Rapporto sul lavoro del governo pronunciato dal premier Li Keqiang il 22 maggio del 2020 alla Terza Sessione della Tredicesima Assemblea nazionale del popolo è stato ridotto dalle circa 20.000 parole dell’anno scorso alle attuali 10.500, tuttavia il numero di occorrenze della parola “occupazione” non è diminuito, al contrario è aumentato a 39. Il rapporto sottolinea che, a causa delle conseguenze portate dell’epidemia globale di Covid-19, il mercato del lavoro in Cina si è trovato a fronteggiare sempre maggiori difficoltà e che, per questo motivo, mantenere il livello occupazionale dei cittadini è diventato un obiettivo importante per il governo cinese. Il Rapporto sul lavoro del governo ha determinato obiettivi specifici in materia di occupazione: saranno creati più di 9 milioni di nuovi posti di lavoro nelle aree urbane mentre il tasso di disoccupazione registrato al loro interno sarà di circa il 5,5%.

Per raggiungere questo obiettivo, il governo cinese ha adottato una serie di misure tra cui politiche fiscali, monetarie e di investimento finalizzate all’occupazione, ed ha offerto maggiore sostegno ad alcune fasce della popolazione fornendo sussidi diretti alla formazione professionale.

Politiche fiscali, monetarie e di investimento

Per mantenere l’occupazione e garantire il sostentamento del popolo, è necessario mantenere la stabilità di centinaia di milioni di operatori del mercato, facendo del proprio meglio per aiutare le imprese - in particolare delle PMI e gli individui commerciali - a superare le difficoltà.

Il governo cinese ha rafforzato i provvedimenti per ridurre la pressione fiscale e aiutare gli operatori del mercato a superare le difficoltà, facilitando il loro sviluppo. Esso ha inoltre ha continuato ad attuare la politica di riduzione dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto e dell’aliquota dell’assicurazione pensionistica entrata in vigore lo scorso anno, ed ha attuato nuovi sgravi fiscali per circa 500 miliardi di yuan. Nel 2020 le PMI saranno esentate dalle spese per l’assicurazione pensionistica, per quella contro la disoccupazione e contro gli infortuni sul lavoro. I piccoli contribuenti sono stati esentati dall’IVA, insieme alle imprese di trasporti pubblici, di ristorazione, di turismo e intrattenimento, di sport culturali e di altri servizi. Queste esenzioni riguardano anche il fondo di sviluppo dell’aviazione civile e la tassa per la costruzione portuale. Il pagamento dell’imposta sul reddito per le piccole imprese, microimprese e gli individui commerciali sarà rinviato al 2021. Si stima che gli sgravi fiscali per le imprese supereranno i 2.500 miliardi di yuan.

Il governo cinese è deciso a promuovere la riduzione dei costi operativi e di produzione delle imprese. La politica di riduzione del 5% dei prezzi dell’elettricità per le industrie e le imprese commerciali sarà estesa fino al termine di quest’anno. La tariffa media per la banda larga e la rete dedicata è stata ridotta del 15%. Saranno inoltre ridotti ed esentati gli affitti per gli immobili di proprietà statale, incoraggiando tutti i tipi di proprietari a ridurre o a sospendere il pagamento degli affitti con politiche di sostegno da parte del governo che ha deciso di eliminare gli oneri non in linea con la legge imposti alle imprese.

Sarà rafforzato il sostegno finanziario diretto alla stabilità delle imprese. La politica di postergazione dei prestiti nei confronti delle PMI sarà prorogata alla fine di marzo 2021. Il governo ha incoraggiato le banche ad aumentare in modo sostanziale i prestiti diretti alle piccole e microimprese, e ha chiesto alle grandi banche commerciali di aumentare del 40% il tasso di crescita dei prestiti per le piccole imprese con bassi profitti. Inoltre, il governo sosterrà le imprese nell’espansione del finanziamento obbligazionario.

Rafforzare il sostegno all’occupazione per i neo-laureati

Nel 2020 la Cina conterà 8,74 milioni di neo-laureati e questa cifra rappresenterà un nuovo record. Allo scopo di mantenere stabile il mercato dell’occupazione per i giovani che hanno appena terminato i loro studi, il sistema di istruzione ha proposto di ampliare i canali occupazionali in accordo ai seguenti punti:

In accordo al primo punto, l’occupazione dei neo-laureati corrisponde ad una strategia nazionale. Sebbene il Covid-19 abbia provocato conseguenze relativamente grandi sul mercato del lavoro, lo sviluppo di una nuova economia e la trasformazione e il potenziamento dell’economia tradizionale contengono al loro interno moltissime opportunità di impiego. La Cina incoraggerà attivamente i giovani che hanno terminato i loro studi a trovare lavoro in importanti progetti nazionali e in settori di rilievo.

In secondo luogo, sarà allargato il reclutamento in settori chiave. Il governo incoraggerà tutte le regioni ad ampliare le assunzioni in ambiti di particolare importanza come quello dell’istruzione nelle scuole primarie e secondarie, in modo particolare nelle scuole superiori e materne che necessitano di personale docente. La riforma dell’esame di maturità ha portato ad una carenza strutturale di insegnanti delle scuole superiori e per questo dovranno essere creati più posti di lavoro.

In terzo luogo, sarà incoraggiata l’occupazione a livello di base. Il livello di base rappresenta una grande scuola in cui i giovani crescono e diventano talenti, e fornisce un maggior numero di posti di lavoro per i neo-laureati. Il ministero dell’Istruzione continuerà ad attuare il piano per gli insegnanti nelle aree rurali e coopererà con le autorità competenti per continuare ad organizzare e mettere in atto i progetti di impiego a livello di base, come quello dei dirigenti dei villaggi, che potranno essere assunti da neo-laureati, insieme al piano di occupazione per le regioni occidentali. Allo stesso tempo, il sistema educativo introdurrà politiche preferenziali in collaborazione con le autorità competenti per incoraggiare le piccole, medie e microimprese ad impiegare neo-laureati.

Infine il mercato del lavoro sarà arricchito con nuovi modelli di occupazione che allo stato attuale si stanno sviluppando rapidamente in Cina; basti pensare alla prenotazione di servizi, allo sviluppo tecnologico, ai contenuti a pagamento e ad altro ancora. Il governo cinese incoraggerà i laureati a trovare lavoro nei nuovi settori dei servizi, in quello dell’istruzione, delle cure mediche e dell’assistenza agli anziani, tutti urgentemente necessari per il miglioramento del livello di vita delle persone.

Molte regioni offrono sostegno all’occupazione di neo-laureati in conformità alle 10 misure introdotte a maggio di quest’anno dalla provincia del Sichuan. Tra queste misure figurano l’aumento delle richieste di impiego da parte delle imprese statali e delle PMI a livello di base. Anche la provincia del Guizhou ha introdotto dieci misure per promuovere l’occupazione e l’imprenditorialità giovanile nel 2020. Attraverso la creazione di 20.000 posti di assistenza pubblica e al sostegno a 5000 laureati per avviare le proprie attività e altre iniziative, molti giovani potranno trovare il lavoro o fare imprenditorialità di alta qualità.

Mantenere l’occupazione per i lavoratori dalle aree rurali e sostenere la formazione professionale

In Cina, i lavoratori provenienti dalle aree rurali rappresentano una categoria importante per il mercato dell’occupazione. Secondo i dati diffusi dal National Bureau of Statistics, nel 2019 in tutto il Paese il numero di questi lavoratori è arrivato a 290 milioni. In quanto parte principale del personale impiegato nel settore dell’industria, i lavoratori provenienti dalle aree rurali sono il gruppo più colpito dall’epidemia di Covid-19; per questo motivo governo cinese ha chiesto di espandere i canali per aumentarne il reddito e sostenerne l’occupazione e l’imprenditorialità nelle regioni vicine ai luoghi dove risiedono. Il governo ha inoltre deciso di promuovere lo sviluppo integrato della prima, della seconda e della terza industria, rafforzando gli aiuti diretti ai lavoratori provenienti dalle zone rurali, offrendo loro posti di lavoro anziché sussidi, e consentire a coloro che hanno fatto ritorno ai luoghi di origine di poter usufruire di una fonte di reddito.

Il 30 marzo, il ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali e il ministero delle Risorse umane e della Previdenza sociale della Cina hanno pubblicato congiuntamente il “Piano di attuazione per l’aumento dell’occupazione nei luoghi di origine dei lavoratori provenienti dalle aree rurali che fanno ritorno o che rimangono nei loro paesi”, proponendo alle diverse località di rafforzare il sostegno alle politiche e promuovendo al contempo il rientro ordinato di questi lavoratori nelle città per lavorare. Questo “Piano di attuazione” prevede inoltre il rafforzamento dei servizi di guida all’occupazione, in modo che i lavoratori provenienti dalle zone rurali che fanno ritorno o che rimangono nella loro città natale possano trovare un impiego. Il Rapporto sul lavoro del governo ha chiesto inoltre di attuare una politica di pari opportunità diretta a questa fascia di lavoratori per l’accesso ai servizi nei luoghi dove lavorano.

In accordo a quanto pianificato dal governo, nel corso di quest’anno e del prossimo, 35 milioni di persone in Cina potranno ottenere una formazione professionale coperta dall’assicurazione contro la disoccupazione; in questo modo più lavoratori potranno costruire le loro competenze e trovare un buon impiego. A giugno di quest’anno, il ministero delle Risorse umane e della Previdenza sociale ha emesso un avviso con cui ha annunciato la decisione di mettere in atto un “Programma di formazione per le competenze occupazionali dei lavoratori contadini”; tale decisione ha determinato che nel 2020 e nel 2021 oltre 7 milioni di lavoratori contadini riusciranno a beneficiare, annualmente, di una formazione professionale. Secondo quanto stabilito nel programma sarà necessario rafforzare la formazione in diversi settori tra cui quello dell’edilizia, dei macchinari, della manutenzione, della gestione domestica, dell’assistenza agli anziani, della ristorazione, dei servizi di sicurezza, della logistica e per altre competenze adatte ai lavoratori contadini, nonché la formazione per nuove professioni, tra cui quella del corriere espresso, del venditore on-line dal vivo e del “conducente sostitutivo”, ossia di una persona chiamata a guidare un mezzo di trasporto nel momento in cui il reale conducente si trovi impossibilitato a farlo.

La Cina conta 900 milioni di lavoratori. Garantire l’occupazione di queste persone con l’adozione di diverse politiche rappresenta l’aspetto più importante per tutelare la vita del popolo e insieme l’unico modo per consentire all’economia del Paese di imboccare nuovamente una strada di normalità.

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