25esimo anniversario dell’approvazione del Manifesto di Beijing da parte della Conferenza mondiale di Beijing sulle donne(2/6)

Zhang Shuo 2020-06-22 00:09:10
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La parità di genere e i diritti delle donne rivestono un grande significato per la pace, la sicurezza, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile del mondo, solo promuovendo il godimento di pari diritti e dignità per tutti, sarà possibile ricostruire la fiducia istituzionale e trarre benefici da diversi punti di vista. 

Il 25 febbraio a Ginevra, la 43esima riunione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha organizzato su proposta di Cina, Danimarca, Kenya, Messico e Francia, un seminario di alto livello per commemorare il 25esimo anniversario dell’approvazione del Manifesto di Beijing e del Programma d’azione da parte della Conferenza mondiale di Beijing sulle donne. Al seminario hanno preso parte gli alti rappresentanti e gli inviati diplomatici a Ginevra provenienti da oltre 100 paesi e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali. Verónica Michelle Bachelet, alta commisaria per gli affari dei diritti umani dell’Onu, ha presenziato al seminario e pronunciato un discorso.

L'ambasciatore Chen Xu, rappresentante permanente della Cina presso l'ufficio dell'ONU a Ginevra e altre organizzazioni internazionali svizzere, ha tenuto un discorso di apertura, affermando che dall'adozione del Manifesto di Beijing e del Programma d’azione 25 anni fa, con gli sforzi congiunti di tutte le parti la causa delle donne ha fatto progressi positivi, ma c'è ancora molta strada da fare per raggiungere l'uguaglianza di genere e lo sviluppo delle donne. La comunità internazionale dovrebbe unirsi per portare avanti lo spirito della Conferenza mondiale di Beijing sulle donne, promuovere la causa delle donne attraverso lo sviluppo, migliorare la protezione dei diritti e degli interessi delle donne, rafforzare la cooperazione internazionale e accelerare le azioni per promuovere l'uguaglianza di genere e lo sviluppo delle donne a tutto campo.

L'Ambasciatore ha affermato che le donne cinesi rappresentano un quinto della popolazione femminile mondiale, e che la Cina aderisce alla politica statale di base della parità di genere e continua a promuovere lo sviluppo delle donne. Ha reso omaggio alle lavoratrici in prima linea nella lotta contro la COVID-19, sottolineando che sono modelli per tutte le donne e vividi esempi del progresso della causa delle donne in Cina.

Verónica Michelle Bachelet ha affermato che il Manifesto di Beijing e il Programma d’azione costituiscono un punto di riferimento per la promozione dell'uguaglianza di genere e della protezione dei diritti delle donne, e nel suo intervento ha altamente apprezzato i progressi conseguiti dalle donne sin dalla Conferenza mondiale di Beijing sulle donne nella partecipazione alla vita politica ed economica, nel ricevere l'istruzione, nell’accesso ai servizi sanitari, nell’usufruire di pari retribuzione e trattamento e in altri ambiti, ed ha sottolineato che tutte le parti dovrebbero riassumere le esperienze di successo e rafforzare la cooperazione internazionale per affrontare le difficoltà e le sfide, e adempiere quanto prima alle promesse di continuare ad attuare il Manifesto di Pechino e il Programma d’azione e di portare avanti la promozione dell'uguaglianza di genere e lo sviluppo della carriera delle donne in tutto il mondo.

Finora le Nazioni Unite hanno tenuto quattro conferenze mondiali sulle donne, rispettivamente in Messico nel 1975, a Copenaghen nel 1980, a Nairobi nel 1985 e a Beijing nel 1995. Nel settembre del 1995 si è tenuta a Beijing la quarta Conferenza mondiale sulle donne con quasi 17.000 partecipanti provenienti da 189 paesi e regioni. La conferenza ha individuato obiettivi comuni: l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile nel mondo.

L’adozione del Manifesto di Beijing e del Programma d'azione da parte della Conferenza  rappresenta un progresso senza precedenti nella salvaguardia dei diritti delle donne. I due documenti invitano alla consapevolezza di genere durante l'intero processo di formulazione, attuazione e valutazione delle politiche sociali e fanno dell'uguaglianza di genere uno degli obiettivi delle politiche sociali. 25 anni dopo, il Programma d’azione rimane altamente istruttivo.

In Cina, il libro bianco "Uguaglianza, sviluppo e condivisione: lo sviluppo e il progresso della causa delle donne nei 70 anni della nuova Cina", pubblicato dal Consiglio di Stato nel 2019, ha esaminato sistematicamente il sistema legale e i meccanismi istituzionali per la protezione dei diritti e degli interessi delle donne, e ha dimostrato il processo storico di attribuire grande importanza alla protezione legale dei diritti e degli interessi delle donne negli ultimi 70 anni. Dal libro bianco si evince che, sin dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il partito comunista cinese ha attribuito grande importanza all’elevamento della proposta politica di uguaglianza di genere a volontà nazionale, alla definizione del principio costituzionale di uguaglianza di genere, alla protezione dei diritti e degli interessi delle donne e alla promozione dello status della donna attraverso la legislazione; dalla riforma e dall'apertura, in particolare dal 18° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, il sistema giuridico e i meccanismi istituzionali per la protezione dei diritti e degli interessi delle donne sono stati costantemente stabiliti e migliorati.

Prendiamo l'occupazione come esempio. Il diritto del lavoro cinese, la legge sulla promozione dell'occupazione, la legge sulla tutela dei diritti e degli interessi delle donne e altre leggi e regolamenti hanno stabilito disposizioni chiare sulla tutela dei pari diritti delle donne in materia di occupazione e sull'opposizione alla discriminazione di genere in materia di occupazione. Nel rapporto di lavoro del governo, il 13° piano quinquennale per la promozione dell'occupazione e altri documenti, il consiglio di stato ha chiesto di rimuovere le barriere istituzionali alla parità di occupazione e di attuare leggi e regolamenti che garantiscano alle donne il pari diritto all'occupazione. Nel 2019, ad esempio, il ministero delle Risorse Umane e della Sicurezza Sociale, la Federazione delle donne di tutta la Cina e altri nove dipartimenti hanno pubblicato congiuntamente il “Bando sull'ulteriore standardizzazione delle pratiche di assunzione per promuovere l'occupazione femminile”, il che ha fornito un meccanismo per garantire la parità di impiego per le donne.

Nella nuova era, nel processo di costruzione del paese, del governo e della società sotto lo stato di diritto, serve ulteriormente perfezionare la risposta alle crescenti richieste delle donne per democrazia, equità, giustizia, ecc., e migliorare il sistema legale e i meccanismi istituzionali per la protezione dei diritti delle donne, proprio come affermato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “La parità di genere e i diritti delle donne rivestono un grande significato per la pace, la sicurezza, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile del mondo, solo sfidando i fenomeni di parzialità nella storia e promuovendo il godimento di pari diritti e dignità per tutti, sarà possibile ricostruire la fiducia istituzionale e la solidarietà internazionale e trarre benefici da diversi punti di vista”.

 

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