Cina: le imprese ampliano attivamente la produttività per combattere l’epidemia globale

2020-04-24 12:45:24
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Pur garatendo la domanda interna di prevenzione e controllo dell’epidemia di Covid-19, le imprese cinese stanno facendo gli straordinari per espandere la capacità produttiva e fare tutto il possibile per sostenere la lotta globale contro la pandemia. Ecco di seguito un nostro servizio in merito.

Nell’officina del Jier Machine-Tool Group, un lotto di grandi attrezzature è confezionato e imballato, pronto per essere esportato all’estero in diversi lotti. Il responsabile dell’azienda ha detto che queste apparecchiature sono state ordinate da una fabbrica automobilistica di fama internazionale. A causa dell’epidemia, i clienti non possono venire in Cina per i controlli preliminare sulle consegne come previsto. Al fine di garantire la consegna puntuale del progetto, Jier Machin-Tool Group ha adottato un sistema esperto a distanza realizzato autonomamente basato sull’intelligenza artificiale(AI)e sulla tecnologia della realtà aumentata(AR)e condotto, realizzando con successo un cloud verifica e controllo attraverso l’interazione audio e video remota.

“Per i clienti, il fatto che questo progetto possa o meno essere consegnato è molto importante per i loro successivi progetti. Di fronte all’attuale situazione, dobbiamo soddisfare le esigenze degli clienti all’estero tramite delle misure straordinarie, così da contribuire con la forza delle società cinesi a mantenere la stabilità della filiera industriale manifatturiera globale”, ha illustrato il direttore generale dell’azienda Zhang Shishun.

Attualmente l’epidemia all’estero è molto grave, per cui la domanda di vari materiali per la prevenzione e controllo dell’epidemia è in rapido aumento. In quanto parte del primo gruppo di importanti aziende di garanzia per la prevenzione e controllo dell’epidemia di Covid-19 annunciato dal Ministero dell’Industria e dell’Informatizzazione, Yuwell-Jiangsu Yuyue medical equipment & supply, con la premessa di garantire innanzitutto la domanda interna, ha elevato attivamente la produzione e la propria capacità produttiva per rafforzare la fornitura all’estero. A questo proposito, si è espresso il vicedirettore dell’azienda Yuan Zhenjie.

“Abbiamo ricevuto -ha spiegato il vicedirettore - un gran numero di ordini da diversi paesi del mondo, in particolare dal governo dello Stato americano di New York. Abbiamo aggiunto una linea di produzione per i ventilatori e produciamo continuamente 24 ore su 24, aumentando la capacità di produzione da 200 unità a 1.500 unità al giorno”.

Solo pochi giorni fa, il ventilatore a pressione positiva continua prodotto da una filiale della Yuwell a Suzhou ha ottenuto l’autorizzazione all’uso d’emergenza rilasciata dalla Food and Drug Administratione (FDA) degli Usa. Questa società è diventata così il primo fornitore cinese di ventilatori a pressione positiva continua ad ottenere quest’autorizzazione.

A partire dallo scorso marzo le aziende cinesi hanno fornito in totale 18 milioni di ventilatori all’estero, tra cui oltre 4.200 di tipo invasivo. Al riguardo si è espresso il vicedirettore del Dipartimento per le politiche industriali e la regolamentazione del Ministero dell’Industria e della Tecnologia Informatica, Fan Bin.

“Al fine di fornire continuamente le forniture mediche di questo tipo per garantire la lotta contro l’epidemia nei vari paesi del mondo, negli ultimi giorni, abbiamo organizzato una videoconferenza sulla ripresa coordinata della produzione delle principali aziende di apparecchiature mediche, in modo da scoprire a fondo i loro problemi e difficoltà incontrate e studiare misure per l’espansione coordinata nelle filiere industriali, così da elevare ulteriormente la capacità produttiva delle principali appacchiature mediche, compresi i ventilatori invasivi e richiedere alle aziende di controllare rigorosamente la qualità”, ha detto il vicedirettore Fan Bin.

A condizione che sia garantita la fornitura dei componenti chiave, la capacità produttiva di ventilatori invasivi della Cina è di circa 2.200 unità alla settimana.

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