Vita in quarantena per un liutaio italiano

2020-03-31 14:27:33
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Cremona, una piccola città nel nord Italia, si trova nel sud della Lombardia, a 120 chilometri da Milano. La città ha una popolazione di soli 70.000 abitanti ed è famosa in tutto il mondo per la fabbricazione di violini di alta qualità. Gravemente colpita dall’epidemia di Covid-19, il governo italiano ha preso provvedimenti chiudendo Cremona in una "zona rossa" per contrastare la diffusione del virus.


Simeone Morassi è un maestro liutaio che vive a Cremona, è vicepresidente dell'Associazione internazionale di liutai e archettieri e vicepresidente dell'Associazione italiana dei liutai professionisti. Giorni fa ha concesso un’intervista a China Media Group, raccontando la sua vita durante l’epidemia.

Da allora sono continuate ad arrivare notizie dalla televisione e dai social media: sapevamo che l'epidemia stava peggiorando, ma in quel momento non c'erano casi in Italia e la vita di tutti procedeva normalmente.

Da marzo, il governo italiano ha gradualmente introdotto una serie di misure di prevenzione e controllo dell’epidemia, fino a quando non è stato rilasciato il provvedimento di chiusura a livello nazionale. Le vite della popolazione di Cremona, inclusa la mia, sono cambiate radicalmente. Mia moglie ed io lavoravamo all’officina nel centro cittadino, ma ora posso solo rimanere a casa e fare alcune cose ausiliarie. Abbiamo adottato le misure di protezione più rigorose, usciamo indossando le mascherine e manteniamo la distanza di sicurezza di un metro, e i modi in cui di solito ci incontriamo e salutiamo, come i baci sulla guancia, gli abbracci e le strette di mano, ora sono sospesi.
Gli italiani amano la vita e, nonostante la gravità dell'epidemia, ogni italiano cerca di affrontarla con un atteggiamento positivo. In molte città italiane, i cittadini stanno organizzando spontaneamente, ogni giorno a orari prestabiliti, dei "concerti sul balcone". Abbiamo molti buoni violinisti qui, così come molti liutai, e tutti suonano il violino. I nostri sono in realtà "concerti di violino speciali" con assoli, ensemble e trii. Riuscite a immaginarlo?

Di questi liutai fanno parte anche gli studenti, non solamente italiani, ma anche di molti altri Paesi: il suono dei violini esprime anche solidarietà, indipendentemente dai confini nazionali, dalle nazionalità e dalle razze!

Il 23 marzo il governo italiano ha adottato misure di prevenzione e controllo dell'epidemia più stringenti e tutte le attività di produzione e vendita, tranne i supermercati e le farmacie che garantiscono la fornitura di beni di prima necessità ai residenti, sono state interrotte. Come liutaio, anch’io sono stato costretto a chiudere il mio laboratorio di violini prodotti artigianalmente. Per fortuna posso sfruttare questo periodo per studiare con calma e in maniera dettagliata i materiali e le vernici usati per i violini, e posso rivedere le tecniche di produzione tradizionali, cosa questa che è difficile fare di solito.

Cremona sfrutta le esportazioni di violino come importante fonte economica. Attualmente, molti voli sono sospesi a livello globale, il che influenza gravemente i trasporti e le esportazioni.

Da ottobre a novembre, speriamo di migliorare la situazione quest'anno attraverso la Mostra degli strumenti musicali fatti a mano di Cremona e la Mostra internazionale degli strumenti musicali della Cina (Shanghai).

Quando l'epidemia ha iniziato a diffondersi rapidamente, io, i miei amici – ossia i liutai di Cremona – il governo e gli ospedali della città abbiamo tutti ricevuto messaggi di conforto dai colleghi cinesi, i quali ci hanno dato fiducia nel fatto che insieme riusciremo a combattere questa epidemia. Il professor Zheng Quan, un noto liutaio cinese, ha studiato a Cremona e, su sua iniziativa, più di 100 liutai specializzati nella costruzione di violini della China Musical Instrument Association hanno donato 13.000 mascherine alla città, fornendoci tempestivamente garanzie sotto il profilo delle forniture mediche.

La conversazione con il Maestro Morassi ci ha mostrato la vita reale a Cremona durante una grave epidemia: nonostante ci sia tristezza e paura, c’è anche tantissima solidarietà, amicizia e amore, in particolare la musica è onnipresente. Morassi ha detto che come liutaio trasmetterà queste qualità attraverso tutti i violini da lui costruiti.


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