La “Via della Seta della Salute” fra Cina e Italia

2020-03-18 14:06:32
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Nell’ultimo mezzo mese i casi confermti di polmonite da nuovo coronavirus sono continuati ad aumentare in italia, e la Cina, che continua a trovarsi in una situazione di carenza di materiali, ha subito esteso una mano all’Italia, donandole ed esportando una partita di materiale medico da 31 tonnellate. Ha anche inviato l’11 marzo in Italia una squadra di 9 esperti medici per comunicare la propria esperienza nella prevenzione e controllo epidemici. La gente dice che ciò sia “reciprocare un favore”, che “un piccolo aiuto può essere un grande aiuto”.

Il 18 marzo un’altra squadra composta da 12 esperti medici della provincia di Zhejiang è partita per l’Italia.

L’Italia ha marchi farmaceutici conosciuti e prodotti medici e innovazione tecnologica dalle determinate superiorità, il suo livello medico si distingue nel mondo e la cooperazione in ambito medico con la Cina ha profonde origini storiche.

L’aiuto e l’assistenza venuti dall’Italia

  • Il 4 novembre 1983 a Beijing la Cina e l’Italia hanno firmato due protocolli, in base ai quali l’Italia avrebbe aiutato la Cina a costruire un centro emergenze a Beijing e un centro di diagnosi radiologica e radioterapia a Tianjin, segnando l’inizio delle cooperazioni fra i due paesi nel settore sanitario.

  • Il 31 ottobre 1986 a Bejing i due paesi hanno firmato un accordo sulla costruzione di un Child Care Food Center a Chengdu.

  • Nell’anno 1988 i due paesi hanno firmato un protocollo per la costuzione di un centro medico a Taiyuan nella provincia del Jiangxi.

  • Nell’anno 1988 con l’aiuto dell’Italia è stato completato il Centro emergenze di Chongqing e l’allora ministro degli Esteri Giulio Andreotti si è recato a Chongqing per partecipare alla cerimonia del taglio del nastro.

L’Italia ha donato al Centro attrazzature e strumenti medici per il valore di 1.5 milioni di euro.

L’Italia ha inviato al Centro dei tecnici per installare le attrazzature nell'unità di cura intensiva e nella sala operatoria, e due medici per lavorare per alcuni mesi nell'Unità di cura intensiva e in neurochirurgia.

Negli anni successivi il Centro e la parte italiana si sono mantenuti in stretto contatto cooperativo.

Ambulanza donata dall'Italia alla Cina

Ambulanza donata dall'Italia alla Cina


  • Nel 2003 è scoppiata in Cina l’epidemia di SARS. Nel momento di massima gravità epidemica, ad aprile, nella società occidentale c’era diffuso scetticismo sulla prevenzione e controllo epidemici attuati in Cina, e l’Italia ha aderito all’invito fatto agli esperti e studiosi di medicina cinesi per partecipare al seminario della “Giornata della salute Italia-Cina” tenuto a Roma.

A maggio l’allora sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Adolfo Urso ha persisto nella sua visita in Cina.

  • Il 30 gennaio 2004 l’assistente del ministro del Commercio cinese Yi Xiaozhun e l’ex ambasciatore d’Italia in Cina Grabriele Menegatti hanno firmato il “Memorandum d’intesa Cina-Italia sull’offerta di assistenza tecnica, training e supporto nella prevenzione dell’epidemia di SARS da parte del governo italiano alla Cina”.

In base al Memorandum, il governo italiano avrebbe accordato di sostenere la Cina donando 983 mila euro da usare principalmente per i lavori di prevenzione e controllo della SARS nel Gansu, nel Ningxia e nello Shaanxi, quali l’acquisto di ambulanze, la formazione di personale medico e l’invito di esperti stranieri.


  • l Dopo il forte terremoto avvenuto a Wenchuan il 12 maggio 2008, l’Italia è stato uno dei primi paesi ad aver offerto assistenza di soccorso per disastro naturale alla Cina, donando un milione di euro in contanti e materiale per il valore di 1.5 milioni di euro.

Il 18 maggio due aerei speciali italiani sono arrivati in successione al Chengdu Shuangliu International Airport. A bordo di un aereo c’erano 20 grandi tende speciali, pesanti in tutto 43 tonnellate.

L’Italia ha al contempo inviato anche 5 tecnici professionisti per aiutare a installarle. Lo stesso giorno tutte le tende sono state trasportate a Mianyang e Deyang per istituire scuole temporanee.

A bordo dell’altro aereo c’erano 60 grandi tende, 5000 coperte di lana, 3,4 tonnellate di attrezzature mediche e 3,76 tonnellate di biscotti altamente energetici.

Il 20 marzo la squadra di soccorso composta da 17 medici tecnici italiani è arrivato a Chengdu.

Il 22 marzo il terzo aereo speciale mandato dall’Italia con a bordo attrezzature complete per ospedali mobili e 110 tende è arrivato a Chengdu.

Completata la missione di salvataggio, la squadra medica ha donato quest’ospedale mobile completo di tutte le attrezzature alla Cina. L’ospedale era composta da 5 tende gonfiabili, in cui c’erano generatori elettrici, lampade chirurgiche, apparecchiature complete di defibrillatori cardiaci / elettrocardiografi, respiratori elettrici / a ricarica, apparecchiature per le analisi del sangue, apparecchiature per la sterilizzazione ad alta pressione, apparecchiature per l’anestesia e barelle.


Cooperazione nel settore sanitario e medico fra Cina e Italia

  • Nel 2000 Cina e Italia hanno firmato ufficialmente il primo memorandum d'intesa sulla cooperazione sanitaria.

  • Nel 2004, 2011 e 2016 la Cina e l’Italia hanno elaborato e messo in pratica tre piani d’azione per la cooperazione sanitaria. Sulla base del Memorandum e dei piani d’azione, i due Paesi hanno condotto una cooperazione proficua in vari settori sanitari come scambi di sistemi sanitari, risorse umane sanitarie, ricerca scientifica medica, innovazione tecnologica clinica, salute pubblica e sicurezza alimentare.

  • Nel 2017 a Beijing durante il secondo Belt and Road Forum for International Cooperation, i capi dei due Paesi hanno firmato il Programma d’azione Cina e Italia per la cooperazione economica, culturale e scientifica (2017-2020), con cui è stato determinato di classificare il settore sanitario, insieme ai settori ambientale e delle risorse sostenibili, agricolo, dell’urbanizzazione sostenibile (aviazione, scienza e applicaizoni spaziali, infrastrutture di base e trasporti) e altri settori ancora, come uno dei sette ambiti di cooperazione prioritaria tra Italia e Cina.

  • Nel 2008 Cina e l’Italia hanno firmato un memorandum d’intesa mirante a rafforzare la cooperazione nella ricerca sul cancro.

  • Nel 2019 il presidente cinese Xi Jinping ha visitato Roma, i leader dei due Dipartimenti della Salute hanno raggiunto un nuovo piano d’azione per la cooperazione sanitaria (2019-2021). Negli accordi concreti conclusi dopo la firma del piano d’azione le due parti hanno deciso di rendere la prevenzione del cancro, la prevenzione delle malattie cardiovascolari, l'assistenza sanitaria di base, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, i trattamenti medici elettronici e la formazione del personale sanitario le aree prioritarie di cooperazione.


In questo quadro generale di cooperazione sanitaria e medica tra Cina e Italia, molti ospedali dei due paesi hanno avviato progetti concreti e dettagliati.

  • Nel 2014, l’azienda sanitaria cinese BGI Dx ha firmato un accordo con la Bioscience Genomics (laboratorio genetico della Repubblica di San Marino in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata) autorizzandolo all’uso della propria piattaforma tecnologica di sequenziamento genetico nella prova pre-parto non invasiva.

  • Nel 2014, il Beijing Anzhen Hospital della Capital Medical University e il Gruppo ospedaliero italiano San Donato hanno firmato un accordo di cooperazione per la ricerca.

  • Nel 2017, il Central hospital of Zibo e il Gruppo Villa Maria (GVM) hanno sottoscritto un memorandum per una collaborazione in ambito di investimenti, gestione di strutture sanitarie e formazione del personale.

  • Nel 2017, il Centro emergenze di Chongqing e l’Azienda sanitaria locale-Roma 1 hanno firmato un accordo di cooperazione accademica.

  • Il 2018 è stato l’anno della firma di una lettera di intenti tra il Gruppo Life di Varese e il Wuxi Stomatology Hospital, con la quale è stato chiarito di portare avanti una cooperazione per costruire a Wuxi un istituto di formazione di specialisti in stomatologia condotta da esperti italiani e per inviare esperti italiani a Wuxi in formazione, e di avviare progetti di cooperazione in vari settori quali le operazioni chirurgiche combinate.

  • Il 19 novembre 2018 si è tenuta a Roma la cerimonia per la fondazione di una joint venture che ha visto la partecipazione dell’antica compagnia farmaceutica cinese Tong Ren Tang.


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