Letteratura cinese: I Briganti

2020-01-27 09:00:00
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I Briganti è un romanzo storico attribuito a Shi Nai’an, ed è considerato uno dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese. Il romanzo, che fu completato durante la dinastia Ming, è ambientato nella fase finale della dinastia Song settentrionale (circa 1100 d.C.) e narra l'avventurosa epopea di una banda di 108 briganti capeggiati da Song Jiang, attivi lungo la riva di un lago ai piedi del monte Liang.

L’intero libro può essere diviso in tre sezioni: dal primo al quarantesimo capitolo sono narrate le storie dei vari briganti, che sono tra loro indipendenti ma anche intrecciate; dal quarantunesimo all’ottantesimo capitolo, gli eroi si radunano sul monte Liang e lanciano una serie di guerre contro funzionari tiranni e le vicine città, fino ad accettare la proposta di amnistia e arruolamento da parte della corte Song; dall’ottantunesimo al centoventesimo capitolo, su ordine della corte imperiale, i briganti sono impegnati a reprimere delle rivolte contadine, ma una volta concluso il loro compito la corte si sbarazzerà di loro. La maggior parte di essi sarà perseguitata e condannata a morte.

Rispetto al Romanzo dei Tre Regni, questo romanzo riesce meno a descrivere la situazione politica e le scene di guerra, ma si concentra maggiormente sulla descrizione dei personaggi e della vita urbana. Tra i personaggi principali del monte Liang, quelli che hanno una personalità più distinta sono certamente Song Jiang, Lin Chong, Wu Song, Lu Zhishen e Li Kui.

C’è un detto in cinese: “Non leggere I Briganti quando sei giovane, non leggere il Romanzo dei Tre Regni quando sei vecchio”. I giovani non dovrebbero leggere il primo dei due romanzi poiché, altrimenti, ammireranno ciecamente la forza e la lealtà personale, con il rischio che tutto ciò generi in loro un eccessivo desiderio di ribellione; d’altro canto, gli anziani non dovrebbero leggere il Romanzo dei Tre Regni, perché i personaggi descritti nel libro sono bravi ad ingannare e a fare imbrogli. Gli anziani dovrebbero invece vivere in pace i loro ultimi anni di vita, senza stare a pensare di scavare la fossa agli altri. Tali affermazioni sono volutamente esagerate, per cui i lettori possono leggere questi due capolavori della letteratura cinese in tutta tranquillità!

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