Cooperazione culturale tra Cina e Italia, l’evoluzione degli “scambi con il cuore”

2019-11-21 16:54:15
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Allo scopo di rafforzare la propria strategia top-down, il Forum culturale Cina-Italia sfrutta appieno le risorse e le potenzialità dei rapporti bilaterali e infonde nuova vitalità ad una cooperazione completa, approfondita e pragmatica tra i due Paesi nel campo della cultura. Sin dalla fondazione del forum e sulla base del rispetto reciproco, la collaborazione culturale tra Cina e Italia ha ottenuto risultati di grande rilievo.

Cconsenso sul “Memorandum per lo stabilimento di relazioni amichevoli per la protezione, conoscenza, sviluppo e utilizzo dei patrimoni mondiali dell’UNESCO” raggiunto tra l’Amministrazione nazionale della Cina dei Beni Culturali ed il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo italiano. La Cina e l’Italia hanno confermato l’istituzione di 13 gemellaggi tra i siti patrimonio mondiale dell’umanità, lanciando ufficialmente anche quello tra il paesaggio culturale del Lago Occidentale di Hangzhou e della città di Verona. Si tratta di un’iniziativa importante per innovare il modello di cooperazione e scambio tra i più importanti siti culturali di Cina e Italia e per arricchire i contenuti delle relazioni tra i due Paesi. Al momento si sta discutendo anche l’istituzione di un gemellaggio tra il Parco dei Vigneti del Piemonte e le risaie a terrazze dello Yunnan.

L’Italia possiede una ricca esperienza e tecniche avanzate nel campo della protezione del patrimonio culturale. Negli ultimi anni, il “Made in Italy” ha preso parte al restauro dei “Dazu Rock Carvings” di Chongqing. I “Dazu Rock Carvings” sono una serie di sculture e incisioni su pietra a tema buddhista, confuciano e taoista; le più antiche risalgono al VII secolo, sono tra le otto più grandi al mondo e sono state inserite nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. A maggio 2017, l’Istituto per le ricerche sul Dazu Rock Carvings di Chongqing e la Commissione per il patrimonio culturale della regione Veneto hanno firmato un accordo di cooperazione. Esperti italiani e restauratori cinesi si sono impegnati a condurre insieme i lavori di ristrutturazione delle statue sulla rupe di Shuchengyan.

Il 23 marzo, alla presenza dei leader di Cina e Italia, i rappresentanti dei due Paesi si sono scambiati dei documenti di accordo sul ritorno di 796 reperti ed opere d’arte cinesi. la mattina del 10 aprile, 796 reperti archeologici e opere d’arte cinesi che si trovavano fuori dal Paese sono arrivati a Beijing. Il Museo Nazionale Cinese organizzeranno una mostra speciale. Si tratta della dimensione più grande del ritorno dei reperti cinesi negli ultimi 20 anni, il che rappresenta una nuova pietra militare della cooperazione sino italiana negli settori della tutela del patrimonio culturale. Entrambe le parti sono le antiche civiltà ed i grandi paesi dei reperti. In futuro, la Cina e l’Italia rafforzeranno la cooperazione e gli scambi nel campo della protezione del patrimonio culturale, al fine di dare maggiori contributi per promuovere la protezione del patrimonio culturale mondiale.

Il 27 aprile al Teatro Nazionale si è tenuto il concerto inaugurale del 18esimo “Meet in Beijing Art Festival”. I celebri direttori d’orchestra Andrea Molino e Tan Lihua, insieme all’ Orchestra Sinfonica di Beijing, hanno affascinato la capitale cinese con un concerto di opere classiche italiane. Questo evento ha aperto il sipario sul grande evento “Meet in Beijing Art Festival 2018” durato un mese. L’Italia è stata per la prima volta Paese ospite d’onore dell’importante rassegna ed è stata protagonista assoluta di molti appuntamenti in programma.

In occasione del 150mo anniversario dalla morte di Gioachino Rossini, l’Accademia Musicale Chigiana - istituzione di eccellenza a livello internazionale per la formazione superiore in campo musicale - ha organizzato alcuni spettacoli in cui ottimi ortisti cinesi e italiani hanno interpretato una serie dei brani operistici di Rossini, tra cui “Il Barbiere di Siviglia”, “la Pietra di Paragone” e “la Danza”. Il famoso violinista cinese Lu Siqing ha interpretato “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi, mentre alcuni cantanti cinesi e italiani hanno portato le opere di Verdi “Rigoletto” e “il Trovatore”, insieme a famosi pezzi di musica folk cinese.

La sera del 10 aprile, presso il Grande Teatro Nazionale, si è aperto il sipario dell’Opera “Ballo in Maschera" di Verdi, per inaugurare il Festival dell’Opera del Grande Teatro Nazionale con una durata di 116 giorni.

Nel 1924, in Italia, nella sua ultima opera "Turandot", Giacomo Puccini ha creato la classica melodia del tema “Jasmine”, rendendola più popolare in tutto il mondo. Da più di 300 anni, la bella e semplice melodia di “Jasmine” è diventata una rappresentante delle folcloristiche cinesi. Come la prima opera prodotta dal Grande Teatro Nazionale, nel corso del Festival dell’Opera 2019, la storia d’amore orientale sarà apparsa ancora una volta sul palco.

Nel quadro del Forum culturale Cina-Italia si sono tenute diverse esposizioni di opere e reperti archeologici. Attraverso un programma di collaborazione tra istituzioni museali, il pubblico cinese e italiano ha avuto la possibilità di osservare a distanza ravvicinata i preziosi tesori culturali dell’altro Paese. Il Museo delle Città Proibita e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo italiano hanno raggiunto accordi per l’organizzazione congiunta di eventi espositivi, per condurre insieme studi in ambito storico e per proteggere e restaurare i beni culturali.

A marzo 2018 presso il Museo della Capitale a Beijing è stata inaugurata la Mostra “Cultura e Arte del Rinascimento Italiano”, nel corso della quale sono state esposte 102 preziose opere dell’Accademia delle Belle Arti di Roma e del Museo degli Uffizi. Questi capolavori hanno portato al pubblico di visitatori la ricca vita culturale del Rinascimento.

A giugno 2018, presso il Museo Nazionale Cinese, si è alzato il sipario sulla mostra “Dalla Via della Seta al Rinascimento”, con più di 200 preziose opere provenienti da 38 musei, di cui 21 italiani e 17 cinesi. È stata una delle mostre più importanti per numero di opere esposte, organizzata congiuntamente da istituzioni museali cinesi e straniere.

Il Forum culturale sino-italiano rappresenta un nuovo modello di cooperazione tra Cina ed Europa e costituisce una piattaforma che opera in modo concreto per rafforzare gli scambi nei diversi ambiti della cultura, da quello cinematografico a quello del turismo, e delle arti dello spettacolo al design creativo. In futuro tale piattaforma offrirà un contributo ancor più importante allo sviluppo delle relazioni tra Cina e Italia.

Da un punto di vista geografico, entrambi i Paesi si trovano tra 30 e 40 gradi di latitudine Nord, tuttavia questa non è solo una linea geografica sulla mappa. I contatti tra le loro civiltà si snodano attraverso una storia millenaria di rapporti interculturali. Le relazioni tra Cina e Italia si fondano sull’amicizia tra i loro popoli, la quale poggia su scambi condotti con il cuore. Noi ci aspettiamo che la comunicazione e il mutuo apprendimento in ambito culturale possa contribuire maggiormente all’amicizia che lega i nostri due Paesi.

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