500 giorni all’apertura dei Giochi olimpici invernali di Beijing 2022

2020-09-22 16:40:00
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn

Alle ore 20:00 di lunedì 21 settembre è partito il conto alla rovescia dei 500 giorni all’apertura delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Beijing 2022.

La Cina sarà l’unico Paese ad aver organizzato sia le Olimpiadi estive che quelle invernali. Data la sua precedente esperienza, Beijing è già matura sotto il profilo dell’utilizzo e della costruzione degli stadi olimpici e sfrutterà appieno l’eredità lasciata dai Giochi olimpici estivi. “Per le Olimpiadi invernali, sfrutteremo appieno gli impianti già esistenti, in particolare gli stadi in cui si sono disputate le Olimpiadi estive di Beijing 2008. Questo è un fatto innovativo. Per esempio il Water Cube sarà convertito in Campo da curling, mentre il Nido d’uccello, lo stadio nazionale, in Campo di hockey”, ha dichiarato Liu Xinghua, direttore dell’Ufficio preposto alla gestione del patrimonio che fa capo al Dipartimento per la pianificazione generale del Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Beijing.

Per quanto riguarda la costruzione dei nuovi stadi, il Comitato organizzatore ha preso in considerazione fin dall’inizio il problema relativo al riutilizzo degli impianti una volta terminate le competizioni. “In tutto il mondo ci sono un totale di 17 piste da bob, tutte sono difficili da riutilizzare una volta che una competizione sportiva si è conclusa. Per far sì che l’eredità olimpica sia riutilizzabile, costruiamo una struttura di copertura su tutta la pista, il che renderà molto economiche le operazioni post-gara! Abbiamo aggiunto anche un ingresso per i visitatori, in questo modo le piste saranno utilizzabili in tutte le quattro stagioni dopo la chiusura dei giochi olimpici”, ha detto Gui Lin, vicedirettrice del Dipartimento per la pianificazione generale del Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Beijing.

Un’altra importante misura tesa a valorizzare il patrimonio olimpico consiste nell’utilizzo di sistemi di refrigerazione a CO2 che ridurranno i costi post-Olimpiadi. “I sistemi di refrigerazione a CO2 sono innanzitutto ecologici, non inquinano l'atmosfera, come l'aria che respiriamo! Inoltre la capacità di raffreddamento del sistema è così forte che può far risparmiare il 70% di elettricità dopo la gara, pari a circa 2 milioni di RMB all'anno, creando le condizioni per l’apertura degli stadi a un pubblico comune”, ha aggiunto Gui Lin.


Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi