Giocattoli di argilla (3)
中国国际广播电台
 

Lo sviluppo e la diffusione delle sculture di argilla nel distretto di Jun, nella provincia dello Henan, Cina centrale, sono collegati ai costumi locali; nel dialetto locale i giocattoli di argilla sono chiamati “nigugu”, “jijigugu” o “gugujier”. Ogni anno in occasione della Festa delle Lanterne (il 15° giorno del primo mese lunare) e della Festa degli Spiriti (il 15° giorno del settimo mese lunare), alla fiera templare del distretto si vende una gran quantità di fischietti di argilla e di “gugujier”, acquistati per lo più da donne di campagna sposate senza figli o che intendono avere una prole numerosa, o da anziane che aspirano a molti nipoti.

I giocattoli di argilla del distretto di Jun sono per lo più modellati con le dita, incisi con bastoncini, fatti asciugare all’aria e poi colorati.  In generale per lo sfondo si usano il nero, marrone scuro o rosso acceso e per la decorazione il rosa, giallo, verdino e bianco, con colori semplici,  una plastica arcaica e temi variabili.

La figura presenta Han Xiangzi, Zhang Guolao e Zhong Hanli, tre degli otto immortali della leggenda popolare, dall’aspetto innocente, semplice e infantile, specialmente la figura di Zhang Guolao in groppa all’asino, ma rivolta all’indietro, dai colori semplici e dal chiaro contrasto. A livello popolare gli otto immortali sono ritratti con materiali, stili e tecniche diverse, esprimendo le differenze tra gli artigiani quanto a spirito, carattere, interesse e concezioni estetiche. I tre immortali  della figura non presentano alcun tratto divino, somigliando più che altro a contadini.