中国国际广播电台
Il mausoleo
Mingxiaoling, posto ai piedi
del picco Wanzhu, sul pendio
meridionale del monte
Zhongshan, nella città di
Nanchino, provincia del
Jiangsu, costituisce la tomba
dell’imperatore Ming Zhu
Yuanzhang e della consorte. Di
enormi dimensioni e con
maestosi edifici, il Mausoleo
si estende per 22,5 chilometri,
al cui interno spicca una
serie di imponenti palazzi e
padiglioni inframmezzati da
circa centomila cipressi. Nel
terzo anno di regno
dell’imperatore Qing
Xianfeng (1853), l’area
della tomba è diventata un
importante campo di battaglia
fra le truppe dei rivoltosi
del Regno celeste della grande
pace e quelle della dinastia
Qing, portando alla
distruzione di quasi tutti gli
edifici con struttura in legno.
Zhu Yuanzhang (sul
trono dal 1368 al 1398) è
stato un imperatore molto
particolare nella storia
cinese. Nato in una povera
famiglia di contadini, per
sopravvivere si fece monaco in
un tempio locale, in seguito
partecipò alla rivolta
contadina contro la dinastia
Yuan (1271-1368), e brillando
per il suo coraggio in
battaglia e per le sue capacità
strategiche, da semplice
soldato fu nominato capo delle
truppe dei rivoltosi. Nel 1368
diventò imperatore,
unificando infine la Cina.
La struttura del
mausoleo Mingxiaoling è
diversa da quella dei mausolei
delle altre dinastie, in
quanto la via sacra non è a
linea retta, ma curva. Gli
archeologi non sono ancora
riusciti a spiegarne il perchè.
Secondo alcuni, Zhu Yuanzhang
avrebbe così voluto
dimostrare di possedere uno
stile proprio nel trattare le
situazioni, senza rispettare
le regole normali, secondo
altri invece avrebbe solo
inteso ampliare ed allungare
la via sacra.
Il luogo più
misterioso del mausoleo è il
palazzo sotterraneo dove sono
sepolti Zhu Yuanzhang e la
consorte. La città e
il tumulo cosiddetti
“preziosi” dove si trova
il palazzo sotterraneo ne
costituiscono il centro. La
“città preziosa” è
circondata da alte mura lunghe
1100 metri, con un piano
irregolare ed un diametro di
circa 400 metri. La “cima
preziosa” (il tumulo),
circondata dalla “città
preziosa”, esternamente ha
la forma di un enorme cono
alto 129 metri. Sulla
posizione specifica della sala
funeraria storicamente sono
sempre esistite opinioni
divergenti.
Rispetto agli altri
mausolei imperiali,
Mingxiaoling presenta molti
aspetti diversi, infatti
attraverso le rilevazioni è
stato scoperto che la via che
porta al tumulo non è retta,
anzi devia dall’asse
centrale del palazzo
sotterraneo. Finora non è
ancora chiaro perché la tomba
sia stata così strutturata,
tuttavia il suo stile
architettonico ha
profondamente influenzato
quello dei mausolei degli
altri imperatori Ming. Gli
archeologi hanno anche
scoperto che almeno il 60% del
pendio montuoso è stato
sottoposto all’intervento
umano, esempio ne è la gran
quantità di massi circolari
sistemati regolarmente sul
tumulo. Attraverso ricerche e
analisi, è emerso che questi
massi sono stati
trasportati a mano
dagli operai da punti più
bassi, corrispondendo alle
esigenze estetiche della
costruzione della tomba e
servendo anche ad impedire i
danni della pioggia sulla
superficie esterna e gli scavi
dei tombaroli. La cosa
sorprendente è che gli
archeologi hanno scoperto che
la maggior parte delle statue
di animali di fronte al
mausoleo sono costituite da
fossili di organismi viventi
risalenti a circa 300 milioni
di anni fa. In 22 statue di
animali sono stati rinvenuti
fossili di alghe e coralli,
per cui questa scoperta
archeologica ha fatto sì che
la via sacra oltre ai valori
storico e artistico possegga
anche un alto valore
scientifico.
Parlando della
candidatura a patrimonio
mondiale, il vice sindaco di
Nanchino, responsabile del
settore culturale, signora Xu
Huiling ha detto:
“Tra le quattro antiche capitali cinesi, ossia Pechino, Xian,
Nanchino e Luoyang, prima del
2004 solo Nanchino non
possedeva alcun patrimonio
mondiale, il che stava molto a
cuore al governo municipale,
che ha iniziato i lavori di preparazione nel 1999. Nel
luglio 2003 sono andata a
Parigi a partecipare a nome
della città alla 27esima
Conferenza sul Patrimonio
mondiale: la documentazione
della nostra candidatura
comprendeva oltre 40 mila
caratteri! In precedenza nel
febbraio 2002
l’Amministrazione statale
dei Beni culturali aveva
presentato il progetto al
Consiglio del Patrimonio
mondiale, superando la prima
verifica. Durante la
Conferenza di Parigi 37 paesi
hanno presentato 45 progetti,
metà dei quali coronata da successo, con una competizione molto forte.
Avevamo fatto un ottimo lavoro
preparatorio e durante il
meeting abbiamo ottenuto
l’appoggio della nostra
ambasciata e dei
rappresentanti dell’ONU e
dei paesi amici, lavorando
sempre con impegno con loro.
Il nostro discorso di
presentazione è anche stato
ottimo. Alla fine dopo piene
discussioni
è stata presa una
decisione tramite la votazione
dei rappresentanti. Il
successo ha esercitato una
forte influenza su Nanchino
attirando un gran numero di
visitatori, in particolare
abbiamo organizzato una serata
di fuochi artificiali a cui
hanno assistito 100 mila
persone, e aperto
gratuitamente il mausoleo alle
visite per tre giorni. Il
successo della candidatura del
sito a patrimonio mondiale
farà conoscere meglio
Nanchino al mondo, elevando
ulteriormente la sua posizione.”
Nell’autunno
dell’anno 2000 gli esperti
del patrimonio mondiale
dell’UNESCO sono venuti a
Nanchino in ispezione,
ritenendo che il grande
complesso di edifici del
mausoleo dovesse candidarsi a
patrimonio mondiale,
diventando un tesoro di
livello mondiale seguito e
protetto dall’intera umanità.
Si è così aperto il sipario
della sua candidatura.
La candidatura a
patrimonio mondiale è
sottoposta a tre condizioni
preliminari, la prima delle
quali è che il progetto
candidato possegga un valore
intrinseco. Per dimostrare in
modo completo e reale il
valore di Mingxiaoling, a
partire dal 1998 l’Ufficio
amministrativo dell’area dei
mausolei del monte Zhongshan e
i dipartimenti dei beni
culturali della città hanno
svolto congiuntamente nove
grandi progetti archeologici
ed espositivi. Questa serie di
lavori archeologici, di tutela
ed esposizione ha notevolmente
arricchito e approfondito le
connotazioni culturali di
Mingxiaoling, rafforzato la
sua peculiare posizione nella
storia dello sviluppo dei
mausolei imperiali cinesi e
fatto conoscere ad un pubblico
maggiore il suo eccezionale
valore.
La valorizzazione di
Mingxiaoling è un progetto
piuttosto prudente e complesso,
tuttavia per soddisfare le
condizioni di un’altra
richiesta del patrimonio
mondiale è stato necessario
immettere più energia e
investimenti finanziari, ossia
il lavoro di riordino del
quadro ambientale del mausoleo.
Il vicesindaco Xu ha detto in
merito:
“La scelta di
Mingxiaoling è legata alle
buone condizioni
dell’ambiente circostante,
tuttavia abbiamo impiegato tre
anni per il suo riordino, il
trasferimento dei civili e
delle imprese all’interno
della zona panoramica e la
stesura del rapporto standard.
Ogni città deve essere
caratteristica e unica, per
cui procediamo alla
candidatura per valorizzare le
nostre caratteristiche e
presentare al pubblico aspetti
dal maggiore contenuto storico.
Ora stiamo procedendo al
lavoro di candidatura a
patrimonio culturale
immateriale del nostro
broccato Yun.”
La candidatura a patrimonio
culturale mondiale è un
grande evento che deve basarsi
sull’attenzione del governo
e sulla partecipazione
popolare, che costituiscono
una delle condizioni
necessarie. La propaganda dei
media provinciali e municipali
del lavoro di candidatura ha
ampliato l’ influenza
sociale della candidatura di
Mingxiaoling a patrimonio
mondiale, attirando
l’interesse e l’attenzione
dei cittadini. L’Assessorato
ai beni culturali di Nanchino
ed altri dipartimenti
responsabili della
candidatura hanno partecipato
dall’inizio alla fine al
lavoro di direzione
archeologica dei reperti della
tomba, alla revisione dei
documenti della candidatura e
ai vari lavori di
organizzazione e coordinamento.
Il vice sindaco Xu ha
affermato in merito:
“I nostri principali leader provinciali e municipali e i governi ai
vari livelli hanno prestato
molta attenzione a questo
lavoro, mentre la coscienza
sulla tutela dei beni
culturali del pubblico è
molto forte. Per far bene il
lavoro di tutela, occorre
prima di tutto creare un buon
quadro di costruzione,
privilegiando la tutela nella
costruzione e la costruzione
nella tutela, tutelando il più
possibile i beni culturali nel
corso della costruzione urbana,
senza distruggerli. Secondo,
un buon quadro legale. Il
governo, che si impegna
nell’operare secondo la
legge, ha emesso una serie di
regolamenti sulla tutela delle
mura della dinastia Ming e dei
beni culturali, inoltre se i
dipartimenti della costruzione
scoprono reperti archeologici,
hanno il dovere di riferirlo,
e i dipartimenti dei beni
culturali devono procedere a
sopralluoghi. Terzo, un buon
quadro umanistico, secondo cui
l’intera società deve
formare la concezione che i
beni culturali sono risorse
non rinnovabili
e
un prezioso dono dei nostri
antenati, ed appartengono
all’umanità, per cui tutti
hanno il dovere e la missione
di tutelarli.”
Il lavoro di candidatura di
Mingxiaoling a patrimonio
culturale mondiale non mira
solo a presentare il mausoleo
al mondo, ma anche a
fissare ancora di più
gli sguardi del mondo sulla
nostra magnifica città....”
|