中国国际广播电台
Si racconta che due
sorelle serpenti, Bai Suzhen e
Xiao qing, diventate immortali
dopo anni e anni di pratiche
religiose e impadronitesi
delle dottrine magiche, non
volevano più
trascorrere una vita triste,
sempre chiusa tra nuvole
bianche e montagne. Un giorno,
scese dalla montagna, si
recarono al Lago dell’Ovest,
a Hangzhou, per cercare la
vita umana libera e felice.
Appena arrivate al pittoresco
Lago dell’Ovest e al Duan
Qiao, il ponte del lago,
mentre contemplavano il
sublime paesaggio, la ragazza
“Serpente Bianco” incontrò un giovane di nome Xu Xian, un
ragazzo che lavorava presso
una farmacia, simpatico e
bello. La fanciulla, che era
il Serpente Bianco, si innamorò subito di questo giovane e, poichè pioveva,
finse di cadere sul sentiero
sciovoloso e si rifugiò sotto gli
alberi di salice, al fine di
esplorare i sentimenti di Xu
Xian. Così, col
pretesto di chiedergli in
prestito un ombrello, il
Serpente Bianco fece
conoscenza col giovane.
Ricolma di gioia, da fanciulla
innamorata, il Serpente Bianco
provava molta eccitazione,
mentre sua sorella, il
Serpente Nero, voleva aiutarla
di tutto cuore nel suo sincero
amore verso Xu Xian.
Il giorno dopo, Xu Xian
andò a casa di
Bai Suzhen, invitatovi per
recuperare l’ombrello. Con
l’aiuto e la mediazione del
Serpente Nero, ossia Xiao Qing,
Xu Xian e Suzhen si
fidanzarono e dopo poco tempo
si sposarono. Dopo il
matrimonio, i due andavano
molto d’accordo e vivevano
in armonia e felicità. Avevano aperto una farmacia a Zhen Jiang, e lei,
Suzhen, visitava i malati,
guarendone molti da gravi
afflizioni. La farmacia faceva
prosperi affari e si era
guadagnata una grande fama.
Adesso dobbiamo
parlare un attimo di un monaco
buddista, di nome Fa Hai, che
abitava sulle montagne Jin
Shan. Non voleva più studiare i
canoni buddisti, ma voleva
solo creare problemi e
seminare discordie tra il
prossimo. Secondo lui, la Cina
del sud era una zona sacra del
Buddismo, perciò era
inaccessibile agli spiriti.
Architettò di chiamare prima Xu Xian nel tempio
e poi di battere il Serpente
Bianco. Sceso dalle montagne
Jin Shan, avvertì Xu Xian che sua moglie era lo spirito di un serpente
e che alla fine lui stesso
sarebbe stato rovinato da lei.
Xu Xian, che amava molto la
sua sposa, non ci credette. Il
monaco Fa Hai, vedendo che con
i discorsi non otteneva nulla,
tramò una congiura: alla festa della Barca
del Drago, il quinto giorno
del quinto mese del calendario
lunare, Xu Xian avrebbe
esortato la moglie a bere un
liquore medicinale fatto di
orpimento, il quale avrebbe
rivelato la sua vera natura e
provato che le parole del
monaco Fa Hai erano vere.
Arrivò la Festa del quinto giorno del quinto mese. Per
festeggiare, Xu Xian comprò della frutta fresca e se ne tornò contento a
casa. Secondo le usanze
popolari, esortò la moglie a bere insieme con lui il
liquore medicinale di
orpimento, in modo da
disintossicarsi e scongiurare
i malanni. Bai Suzhen credeva
di poter, con la sua pratica
magico-religiosa, resistere
agli influssi maligni, perciò bevve decisamente il liquore. Non
s’aspettava che, dopo averlo
bevuto, si sarebbe sentita
molto male e alla fine si
sarebbe ubriacata. Si sdraiò nel suo letto a cortine e si rivelò il suo
aspetto originale di serpente.
Quando Xu Xian aprì le cortine per vederla, svenne per
l’orrore.
Svegliatasi, il
Serpente Bianco Suzhen era così angosciata
da non voler più vivere. Nonostante fosse in stato di gravidanza, non
temendo difficoltà nè pericoli, si recò di nascosto nell’Isola degli Dei
Peng Lai, rubò le erbe magiche di Ganoderma Lucidum e con esse riuscì a salvare suo marito, Xu Xian.
A questo punto,
il monaco Fa Hai scese per la
seconda volta dalle montagne,
convinse Xu Xian a lasciare la
famiglia per diventare monaco,
e lo rinchiuse nel Tempio di
Jin Shan. Tre giorni dopo, Bai
Suzhen e Xiao Qing andarono a
cercare Xu Xian, ma furono
respinte da Fa Hai. Spinta da
una implacabile indignazione,
Suzhen convocò tutti gli animali acquatici per
battersi contro Fa Hai. Le
montagne Jin Shan furono
sommerse dalle acque e dalle
inondazioni. Fa Hai guidò i generali degli Dei e alla fine Bai Suzhen fu
sconfitta. Suzhen e la sorella
fuggirono a Hangzhou. Con
l’aiuto di Maitreya, Xu Xian,
approfittando dell’occasione,
fuggì anch’egli dalle montagne Jin Shan
per andare a cercare la moglie.
Fa Hai vide che Xu Xian non
poteva rinunciare al suo amore
verso la moglie e non poteva
troncare quel legame
sentimentale, allora evocò un vento magico che trasportò Xu Xian a
Hangzhou, permettendogli di
restare un mese accanto alla
moglie fino a quando Suzhen
non avesse partorito.
Di nuovo sul Lago
dell’Ovest e accanto al
Ponte di Duan Qiao, Xu Xian
incontrò Suzhen e Xiao Qing che, sconfitte, erano in fuga;
Xiao Qing si arrabbiò con Xu Xian per la sua ingratitudine e aveva
l’intenzione di ucciderlo.
Però, la sorella Suzhen, legata dall’immenso amore verso
il marito, cercò in mille modi di alleggerire le sue colpe e di
proteggerlo. Xu Xian giurò al cielo di restare fedele alla moglie, così Xiao Qing
lo perdonò.
Poco dopo, Bai Suzhen
diede alla luce un maschietto.
Dopo un mese, Fa Hai inviò un Dio, il quale coprì Suzhen con una scodella d’oro e la
segregò sotto la Pagoda di Lei Feng. Fa Hai dichiarò: “Potrà uscire
solo quando le acque del Lago
dell’Ovest saranno asciutte
e la Pagoda di Lei Feng sarà caduta”. Da allora Suzhen fu tristemente costretta
a star separata dal marito e
dal figlioletto.
Il Serpente Nero, Xiao
Qing, era decisa a vendicare
la sorella Suzhen sconfitta.
Ritornò alle montagne degli spiriti e di
nuovo si mise a studiare
accanitamente le dottrine
magiche. Dopo parecchi anni,
alla testa di numerosi spiriti
delle varie grotte, andò alla
Pagoda di Lei Feng, sconfisse
i suoi guardiani e la diede
alle fiamme.
La Pagoda di Lei Feng
era caduta: Bai Suzhen,
generosa, coraggiosa e bella,
si trovava di nuovo,
finalmente, alla luce e in
libertà.
È questa la storia
d’amore del Serpente Bianco.
Questa famosa leggenda
costituisce uno dei soggetti
tradizionali dell’Opera di
Pechino, come pure fa parte
dei repertori di molte
compagnie teatrali.
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