La storia dell'Opera di Pechino
中国国际广播电台

       

Il nome dell'opera di Pechino in cinese è Jingju, Jing significa Beijing cioè Pechino, Ju significa drama. Essa ha una storia di oltre 200 anni. L'Opera di Pechino, una delle maggiori scuole teatrali della Cina, è un sintesi di canti, recitazione, danza, acrobazia, un insieme di musica, costumi, letteratura, arte figurativa e scenagrafia, un riuscito connubio tra simbolismo e realismo. Nel canto, gli schemi sono fissi, ma il ritmo è ricco e vario, capace di esprimere i sentimenti e la psicologia dei differenti personaggi in differenti situazioni. Le parti recitate comprendono dialoghi e monologhi. Va ricordato che sia i dialoghi sia i monologhi sono composti nel dialetto di Pechino. Qualche volta un brano ben interpretato o anche una frase iniziale ben recitato in tono di dialetto di Pechino scatena l'entusiasmo del pubblico e scoppia l'applauso e il grido di Bravo.

L'Opera di Pechino segue regole movimenti fissi, come lisciare la barba, aggiustare il cappello, rimboccare una manica e fare un passo. I costumi sono sempre quelli della dinastia Ming, anche se l'azione sisvolge in un altro periodo e sono adeguati alla posizione sociale e alle caratteristiche del personaggio, imperatore, funzionario o generale, gente comune, ragazza che ha del talento, principessa, studioso, spadaccino, vecchio e giovane, uomo o donna, leale o perfido. Le armi usate sono stilizzate e anche gli altri oggetti che appaiono sulla scena non sono realistici, in quanto non interferiscono nella rappresentazione. Il suonatore di tamburino, usato solamente per l'Opera di Pechino, è il direttore di orchestra, composta da strumenti a percussione, a corda e a fiato, e nello stesso tempo è anche il direttore degli attori. In linea di massima, si possono distinguere quattro ruoli principali: Sheng che significa Uomo, Dan che significa Donna, Jing che significa la Faccia dipinta, Chou che significa il Clown. Queste due ultime categorie di personaggi portano un trucco molto pesante simile a una maschera che, in base al diverso simbolismo dei colori, rivela il carattere del personaggio: il rosso rappresenta la fedeltà, il rosso chiaro l'onestà e l'anzianità, il purpureo la serietà e la prudenza, il nero la risoluzione e l'inflessibilità, il bianco l'astuzia e la saggezza, il giallo l'abilità e la saggezza, il blu l'audacia e l'arroganza, il verde l'indomabilità e la crudeltà.

Nell'Opera di Pechino, particolarmente spettacolari sono le scene di combattimento, che richiedono agli attori una grandissima abilità acrobatica e fanno intuire agli spettatori quanto sia lunga e difficile la loro preparazione. Un modo di dire molto significativo dice: un minuto di esibizione sopra il palcoscenico ha bisogno di dieci anni di esercizi sotto il palcoscenico.

  

    

 I quattro più famosi interpreti di ruoli femminili dell’Opera di Pechino: Mei Lanfang, Cheng Yanqiu, Xun Huisheng e Shang Xiaoyun.

Sin dall’applicazione della riforma e apertura, l’Opera di Pechino ha ottenuto nuovi sviluppi. Come una gemma dell’arte tradizionale, gode infatti del forte appoggio del governo. Al Teatro Chang’An di Pechino si rappresentano tutto l’anno le opere più famose, mentre il concorso annuale di appassionati di Opera di Pechino attira folle di amatori da tutto il mondo. L’Opera di Pechino costituisce inoltre un tema immancabile negli scambi culturali fra Cina e gli altri paesi del mondo.