La Festa del Doppio Nove
 

Il 9 settembre del calendario lunare ricorre un’importante festa tradizionale cinese, la Festa del doppio nove. Per l’occasione si accompagnano gli anziani della famiglia ad ammirare i crisantemi e a risalire le colline, si portano addosso dei sacchettini di corniola e si consumano i “dolci fioriti”.

La festa è così chiamata perché nell’ antica Cina in numero 9 era considerato positivo, quindi il 9 settembre, che contiene due 9, venne chiamato giorno del doppio nove. Sull’origine della festa si tramanda una leggenda dai colori misteriosi.

Nel 3° secolo a.C. visse un tale dai poteri soprannaturali chiamato Fei Changfang. Costui non solo sapeva controllare il clima, ma anche scacciare gli spiriti. Dopo averlo saputo, un ragazzo chiamato Huan Jing ne fu molto ammirato e lo volle come maestro. Per la sua ferma determinazione, Fei Changfang lo prese alla fine come discepolo. Un giorno costui gli disse: “Il 9 settembre un grave disastro colpirà la vostra famiglia, quindi dovete prepararvi in anticipo”. Udito ciò, Huan Jing si spaventò a morte, inginocchiandosi davanti al maestro per pregarlo di indicargli come evitare la catastrofe. Fei Changfang disse: “Quel giorno prepara parecchi sacchettini di stoffa rossa pieni di corniola che avvolgerai intorno alle braccia, e del vino al crisantemo, portando tutti i familiari a bere sulla cima di un colle, così potrai evitare la disgrazia!” Huan Jing fece come detto dal maestro, e all’alba del 9 settembre portò l’intera famiglia a bere su un colle presso la casa, trascorrendovi la giornata in tutta tranquillità. Ed ecco che la sera, tornati casa, videro con stupore che tutti gli animali domestici erano morti, accorgendosi che avevano davvero evitato un grave disastro. A partire da allora, salire le colline, portare sacchettini di corniola e bere vino al crisantemo sono diventati un’ abitudine che si è tramandata per più di 2000 anni.

Una poesia molto famosa descrive le usanze folcloristiche della festa. Composta dal famoso poeta della dinastia Tang (618-907) Wang Wei, ha come titolo “Ricordando il fratello nello Shandong il 9 settembre” e dice: “Solo lontano da casa, per la festa aumenta la nostalgia, ma so che quando mio fratello sale il colle e porta la corniola, sente la mancanza di una persona”. Wang Wei, che a 19 anni abitava da solo nella capitale, in occasione delle feste pensava ancora di più ai familiari. Per la Festa del doppio nove, tutte le famiglie della città portavano la corniola, invece nella sua mancava un membro con la corniola: egli stesso!

Un’altra usanza della festa è il consumo dei dolci fioriti. In cinese il termine “dolce” ha la stessa pronuncia di “alto”, col senso di “innalzarsi” e “prosperare”. Questi hanno come ingredienti riso e miglio glutinosi e giuggiole e portano al di sopra delle bandierine a cinque colori. I residenti delle pianure, privi di colli da risalire, consumano quindi i dolci fioriti col senso di “salire in alto”.

Nell’ antichità la festa aveva anche un significato di “longevità”, perché si riteneva che le usanze collegate potessero allungare la vità.

Oggi l’abitudine di salire colli e ammirare crisantemi il 9 settembre si è mantenuta, ed i negozi quel giorno vendono i dolci fioriti. Inoltre negli ultimi anni il doppio nove è stato collegato ad un’altra espressione omofona, fissando quel giorno come “festa degli anziani”, mantenendo il significato originale della festa ed esprimendo nel contempo rispetto per gli anziani ed augurio di salute e lunga vita.