Nel
5° secolo a.C., ossia nel
periodo degli Stati
Combattenti, lo Stato di Zhao
era governato dalla Regina
madre. Il potente Stato di Qin
intendeva scatenare una guerra
contro Zhao che chiese allora
aiuto allo Stato di Qi, con
cui era in buoni rapporti. Per
i propri interessi, Qi chiese
alla Regina madre Zhao di
inviare in ostaggio il figlio
minore prediletto Changanjun,
solo così avrebbe inviato
truppe in aiuto. Amando
teneramente il figlio minore,
la Regina madre esitava a
prendere una decisione,
temendo che questo, una volta
a Qi, andasse incontro a
qualche pericolo. Considerando
la sicurezza dello Stato, i
ministri fecero di tutto per
persuadere la Regina madre a
mandare in ostaggio Changanjun
nello Stato di Qi. Ma questa
si infuriò e disse loro:
“D’ora in poi sputerò in
faccia a chi menzionerà
ancora la storia dell’invio
di Changanjun come ostaggio”.
Quel giorno lo stimato
ministro Chulong chiese
un’udienza alla Regina madre,
che credendo venisse a
persuaderla a dare in ostaggio
il figlio, lo attese in
collera. Chi avrebbe
immaginato che incontrando la
donna, Chulong disse solo:
“Da tempo non porgevo i miei
rispetti alla Regina madre.
Non sapendo come stiate di
salute, sono venuto apposta ad
informarmi.”
La Regina
madre rispose: “Di recente
mi muovo poco e non ho
appetito.” Chulong disse:
“ Neanch’io ho appetito,
ma mi impegno a camminare per
due chilometri al giorno, così
mangio un pò di più, il che
è utile alla salute.” La
Regina madre osservò: “Ma
io non posso farlo.” Così
scambiandosi informazioni
sulla vita quotidiana, la
collera della donna svanì a
poco a poco.
A
questo punto Chulong disse:
“Ho un figlio che si chiama
Shuqi. E’ il minore e lo amo
molto, ma non è in grado di
fare una gran carriera. Sono
vecchio, quindi vi prego di
permettergli di fare da
guardia a palazzo. Sono qui
apposta per presentare questa
richiesta.” La Regina madre
disse: “D’accordo. Quanti
anni ha?” Chulong rispose:
“Quindici. Sebbene sia
giovane, intendo affidarlo
alla Regina madre prima della
mia morte.” La Regina disse:
“Non pensavo che anche gli
uomini prediligessero così i
figli minori!” Chulong
rispose: “Forse gli uomini
amano i figli minori più
delle donne!” Sorridendo la
donna osservò: “Non è vero.
Sono le donne ad amare in modo
particolare i figli minori!”
Visto che l’umore della
Regina era migliorato, Chulong
disse ancora: “I genitori
amano i propri figli, agendo
sempre nel loro interesse a
lungo termine.” La Regina
acconsenti con un cenno del
capo. Chulong cambiò subito
argomento, osservando:
“Tuttavia penso che la
Regina madre non agisca
nell’interesse a lungo
termine di suo figlio.” Perplessa, la donna chiese a Chulong perchè dicesse così.
Chunlong rispose:
“Dall’antichità sono
pochi membri delle famiglie
reali in grado di succedere al
trono. Forse sono incapaci?
No, non è così. In realtà
anche occupando alte posizioni,
non fanno nulla di valido per
lo Stato. Una volta al potere,
non riescono a mantenerlo. Ora
la Regina madre ha elevato la
posizione di Changanjun,
assegnandogli poderi ed enormi
tesori, senza però
permettergli di dare
contributi allo Stato. Una
volta mancata la Regina madre,
come potrà ergersi
stabilmente a Zhao? Ritengo
quindi che la Regina madre non
agisca nell’interesse a
lungo termine di Changanjun.”
Udite le
parole di Chulong, la Regina
madre capì che anche lui era
venuto a pesuaderla ad inviare
in ostaggio il figlio.
Tuttavia senza accorgersene
era ormai convinta. Così
preparò carrozze e seguito
per Changanjun, inviando a Qi
come ostaggio che promise di
inviare truppe in aiuto a Zhao,
una volta fosse stato
aggredito.
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