Dopo
la creazione dell’umanità
da parte della madre Nuwa, il
mondo era in pace. Un giorno
però terra e cielo si
urtarono, provocando una
fessura nel cielo e crolli
sulla terra, da cui
fuoriuscirono fiamme che
bruciarono le foreste;
l’acqua sgorgò a fiotti
dalle profondità, allagando
la terra fino alle cime dei
monti; mostri e fiere
tormentavano l’umanità, che
si trovava fra vita e morte.
La madre Nuwa, udito il
richiamo di aiuto
dell’umanità, sterminò
prima i mostri e le fiere e
pose fine alle alluvioni,
quindi mise mano al progetto
di riparazione del cielo.
Ella raccolse della legna,
accumulandola presso la
fessura in un cumulo alto
come il cielo, poi andò
a cercare delle pietre blu
come il cielo, e poiché
queste scarseggiavano sulla
terra, raccolse dei sassi
bianchi, gialli, rossi e neri,
sistemandoli sulla cima.
Utilizzando il fuoco del cuore
della terra, non ancora spento,
accese la legna con un alto
albero. La fiamma illuminò
tutto l’universo e arrossò
le pietre di cinque colori.
Pian piano queste si sciolsero,
colmando la fessura del cielo
come della malta. Quando la
legna fu quasi finita, la
fessura era ormai colmata.
Pur riparati da Nuwa, cielo e
terra non ripresero
l’aspetto originario. Il
cielo pendeva a nord-ovest,
quindi il sole e la luna
correvano automaticamente
verso questa direzione; nella
parte sud-est della terra si
era creata un’ampia fossa,
per cui l’acqua dei fiumi
fluiva naturalmente verso
sud-est, accumulandosi e
formando l’oceano.
Ad est del Mare Bohai si trova
una profonda fossa marina,
chiamata “Guixu”. Sia
l’acqua terrestre che quella
marina fluisce verso la fossa,
in cui l’acqua rimane
immutata, senza aumentare o
ridursi, non minacciando
quindi l’umanità.
Nella fossa si trovano cinque
monti sacri, ossia Daiyu,
Yuanqiao, Fanghu, Yingzhou e
Penglai. Ogni monte è alto 15
mila km e
dista 35 mila km dagli
altri. In cima reca palazzi
d’ oro con balaustrate di
marmo e molti immortali vivono
qui.
Tutti gli animali dei monti
sacri sono bianchi. Ci sono
anche molti alberi
straordinari che producono
frutti simili a giada e perle,
dal sapore delizioso. Se
questi frutti sono consumati
da un essere umano, questo
diventa immortale. Gli
immortali indossano abiti
bianchi, con due ali alle
spalle. Di solito questi
immortali volano sul mare come
uccelli, viaggiando tra i
cinque monti sacri per
visitare parenti e amici,
conducendo una vita felice.
Tuttavia anche loro avevano
dei fastidi. Poiché i cinque
monti galleggiavano sul mare,
quando tirava vento si
muovevano, creando difficoltà
ai loro spostamenti. Quindi
questi inviarono un
rappresentante
all’Imperatore celeste per
chiedere aiuto. Costui,
temendo che i monti si
spostassero all’estremità
del cielo e gli immortali
perdessero la loro dimora,
ordinò alla divinità del
mare Yu Qiang di mandare 15
tartarughe giganti a sostenere
i monti. Ogni tartaruga ne
sostenne uno, mentre altre due
aspettano accanto, cambiando
il turno ogni 60 mila anni. In
questo modo i monti si
stabilizzarono e gli immortali
vi vissero felici e contenti.
Un anno un gigante del regno
Longbo andò alla fossa Guixu
a pescare. Alto come i monti
sacri, pescò proprio 6
tartarughe che sostenevano i
monti e senza farci caso se le
portò
a casa. Di conseguenza
i due monti Daiyu e Yuanqiao,
privi di sostegno, spinti dal
vento si spostarono al Polo
Nord, finendo sotto il mare.
Gli immortali che vivevano sui
due monti si trasferirono in
fretta, volando in cielo con
le proprie cose, stanchi da
morire.
Saputa la notizia,
l’imperatore celestre si
arrabbiò, riducendo
l’altezza degli abitanti del
regno di Longbo, in modo da
evitare altri casi del genere.
Gli altri tre monti rimasero
stabili per via del sostegno
delle tartarughe, emergendo
ancora oggi sulle coste
dell’ est della Cina.
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