La parità dei diritti ed interessi nel matrimonio e nella famiglia
 

Le 350 milioni di famiglie cinesi hanno per la maggior parte come base un matrimonio autonomo e legale basato sull’amore, perciò i rapporti familiari sono paritari e armoniosi. Le donne godono di pieni diritti personali e materiali.

Nell’aprile 2001 il comitato permanente dell’Assemblea Popolare Nazionale ha emesso l’emendamento alla “Legge sul matrimonio”, che vieta la poligamia, la convivenza con persone già sposate, e la violenza in famiglia, introduce il sistema del matrinomio invalido, perfeziona il sistema del patrimonio dei congiugi, istituisce il sistema del compenso per i danni dal divorzio e rafforza il margine di sanzioni per il sabotaggio della famiglia, tutelendo dal punto di vista legale la posizione della donna nella famiglia.

Per costituire rapporti paritari, armoniosi e civili in famiglia, sulla base delle attività della campagna volta a “Creare famiglie ottime sotto cinque aspetti”, gli aspetti del lavoro, politico, dell’armonia familiare, del controllo delle nascite e della civiltà, svolta sul lungo periodo nel paese, la Cina ha costituito un “Gruppo nazionale di coordinamento delle attività di creazione di famiglie ottime sotto cinque aspetti”, composto congiuntamente da 18 organizzazioni governative e non governative, inserendo le attività nella pianificazione nazionale dello sviluppo economico e sociale della costruzione della civiltà spirituale. Nel 2000 la Federazione nazionale delle donne e l’Ufficio statale di statistica hanno compiuto un’indagine campione da cui risulta che il 93,2% delle donne urbane e rurali si dicono “molto soddisfatte” e “piuttosto soddesfatte” delle loro famiglie.