Marco Polo, inviato in missione nelle regioni sud-occientali, dopo aver vistato alcune città della Brimania e del Laos, tornò nello Yunnan, attraverso Yuanjiang e Daguan, entrò nel Sichuan, poi passando da Xuzhou (l’attuale Yibin e Chengdu, in venti giorni fece ritorno alla capitale. Secondo la logica, avrebbero dovuto riferire alla corte imperiale, tuttavia nel “Milione” non c’è alcun riferimento in merito, anzi inzia il racconto del viaggio verso sud-est a partire da Gin-Gui (l’attuale Zhuozhou), come se a metà del viaggio non fosse tornato a Dadu.

Nel “Milione”, egli afferma che partito da Gin-Gui dopo quattro giorni è giunto a Hehanfu (Hejian). Egli ricorda che il popolo locale professa il Buddismo, usa la carta moneta del Gran Khan, e si guadagna da vivere col commercio e la manifesttura; inoltre la zona produce ottima seta. Un grande fiume gira attorno alla città, con canali che la collegano a Kambalu. Poichè egli fu probabilmente inviato in missione a Hejian e Changlu in riferimento al sale e alle imposte, qualche confusione di memoria dopo tanti anni è possbile.