La provincia dello Hunan si trova sul corso medio dello Yangtse, il più lungo fiume della Cina. La provincia dello Hunan è soprannominata “Paese ricco di pesci e di riso”. La maggior parte del suo territorio si trova a sud (nan) del Lago (Hu) Dongting. Poiché si trova nella parte meridionale del nostro paese, i costumi, le usanze e il paesaggio naturale sono molto diversi da quelli della Cina settentrionale.

Changsha, situata nella parte orientale della provincia dello Hunan, è il capoluogo provinciale. Nella primavera, le azalee sbocciano in tutta la città rendendo più bella Changsha e attrendo turisti provenienti da ogni parte della Cina. Il monte di Yuelu si trova alla periferia occidentale della città di Changsha, dalla cima del monte si può godere il panorama completo di questa antica città, ricca di gloriose tradizioni rivoluzionarie.

Il bel fiume Liu Yang scorre quietamente nella parte orientale di Changsha e da sud a nord il limpido fiume Xiang. Sull’ampia superfice del Xiang centinaia di barche lottano con la corrente tra il fischio gaio delle sirene. Il fiume è reso ancora più affascinante dalla bella isola degli Aranci che si allunga al centro del fiume simile ad una giada verde incastonata in una cintura.

L’affolata città vera e propria si estende sulla riva orientale del Fiume Xiang. Il centro cittadino è attraversato da est ad ovest dal viale “Primo Maggio”, lungo 6 chilometri e largo 50 metri. Percorso da lussureggianti alberi sempreverdi e magnolie. All’estremità orientale del viale si erge la nuova grande stazione ferroviaria, mentre a quella occidentale è collegato l’imponente ponte sul fiume Xiang.

Non lontano dalla riva occidentale del Fiume Xiang si trova il Monte Yuelu, coperto di alberi antichi e altissimi. Case e costruzioni di stile antico cinese sono immerse nel verde. Questo luogo tranquillo e ben curato è il centro culturale della città; è qui che si trova il maggior numero di istituti superiori, di scuole e di unità di ricerca scientifica dello Hunan.

Mawangdui, una località ormai famosa sia in Cina che all’estero: da fuori Mawangdui non è altro che un tumulo di circa 250 metri di diametro. Nel 1972 gli archeologi cinesi vi hanno scoperto tre tombe della dinastia Han occidentale, ricchissime di preziosi reperti, quali lacche dipinte, ceramiche, oggetti di bambù, strumenti musicali a fiato e ad arco e tessuti di seta. Questi oggetti di squisita abilità artigiana, mantengono ancora inalterata la vivacità dei colori. Una veste di mussola  di seta per le funzioni religiose, lunga 128 centimetri, pesa meno di 25 grammi: da ciò si capisce a quale punto di perfezione fosse giunta la lavorazione del tessuto 2000 anni fa. Il ritrovamento più stupefacente è stato corpo di una donna della tomba numero due di Mawangdui, risalente a ben 2400 anni or sono. La salma è ben conservata, intatta, gli organi sono in buone condizioni e le principali malattie possono essere identificate. Sono stati scoperti semi freschi di zucca nell’apparato digerente. Si tratta di una scoperta quanto mai rara al mondo che ha reso famosa Mawangdui.

Gli archeologi cinesi hanno scoperto, dopo la fondazione della nuova Cina un migliaio di tombe antiche, la maggioranza delle quali appartenenti all’epoca delle Primavere e degli Autunni, a quella degli Stati Combattenti (770—221 a.C.) e alle due dinastie degli Han occidentali e orientali (206 a.C.—220 d.C.). Dopo gli scavi, molti reparti hanno confermato che la zona di Changsha era abitata dall’uomo oltre 4000 anni fa. Secondo fonti storiche, molti personaggi abitarono o passarono a Changsha, per esempio: Qu Yuan, il più antico e grande poeta cinese, vissuto nell’epoca degli Stati combattenti; Gia Yi, pensatore e letterato dgli Han occidentali; Du Fu, grande poeta della dinastia Tang; Zhu Xi, grande filosofo e pedagogo della dinastia dei Song meridionali. Sono tuttora diffusi tra la popolazione molte storie e aneddoti su questi personaggi.

Nell’epoca della rivoluzione contemporanea cinese, molti dirigenti del nostro paese restarono o vissero a Changsha. Il compagno Mao Zedong vi studiò e condusse la rivoluzione per ben 12 anni e cioè dal 1911 al 1923. Abbiamo visitato le aule, le sale riservate allo studio, la sala di lettura, le camerate e la sede della scuola serale organizzata per gli operai dal compagno Mao Zedong nell’Istituto magistrale numero uno dello Hunan dove studiava durante il suo soggiorno a Changsha. Tutto ci ricorda l’atmosferia di quel tempo.

Nella primavera, la città di Changsha è bella e si possono vedere dappertutto le azalee in fiore. Ora, l’azalea simbolo della città attrae un numero di turisti sempre maggiore.