Le varie sfide che si presentano in campo ambientale offrono all'Italia e alla Cina numerose opportunità di cooperazione. Con il professor Stefano Cordiner, Energy Manager dell'Università di Roma "Tor Vergata", abbiamo parlato dell'atteggiamento sempre più attento mostrato dalla Repubblica Popolare verso l'ambiente, dell'importanza di un confronto costante tra i due Paesi in questo campo e dei vantaggi competitivi offerti dall'Italia nell'ambito della protezione ambientale.
Ci può parlare della cooperazione che il suo ateneo ha instaurato con la Cina nell'ambito della tutela ambientale?
La nostra è una collaborazione che risale indietro nel tempo con scambi proficui di docenti e ricercatori in diversi contesti. Ad oggi, la gran parte degli scambi si è svolta in campo degli studi giuridici ed economici. Questo anche in virtù dell'avanzato sistema giuridico e legislativo in Italia ed in Europa relativamente alla protezione dell'ambiente. Nel corso degli anni sono state realizzate in diverse occasioni di incontro e scambio collaborazione con università e centri di ricerca cinesi. Tra queste, appare utile ricordare la serie di conferenze Roma-Xi'an, durante le quali, il tema dello sviluppo della iniziativa Belt and Road e delle varie ricadute che questo importante progetto ha anche in tema ambientale, è stato analizzato in largo anticipo sui tempi. Più recentemente, negli ultimi anni, si sono anche attivate iniziative di scambio sia in contesti tecnologici che nel campo delle scienze umane. Abbiamo ricevuto numerose visite da parte di Università e Centri di Ricerca Cinesi con i quali stiamo lavorando per sviluppare attività congiunte in relazione allo sviluppo delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile e della generazione e distribuzione avanzata di energia.
Come valuta i progressi compiuti dalla Cina negli ultimi anni in questo campo?
Come spesso accade, la Cina sorprende per la capacità di attuare in tempi molto rapidi azioni ed interventi di grande portata. Dopo una crescita economica vigorosa, che ha caratterizzato gli scorsi decenni, la migrazione verso il modello di "sviluppo normale" ha anche comportato una maggiore sensibilità verso i temi ambientali e l'adozione di un atteggiamento più attento verso l'ambiente. Questo aspetto è particolarmente importante al fine di realizzare uno sviluppo veramente sostenibile ed allo stesso tempo cercare di limitare i costi indiretti (sia sociali che economici) che sono invece associati alla replica, sulle dimensioni caratteristiche della Cina, di modelli di crescita meno attenti.
Quali opportunità offre all'Italia e alla Cina questa forma di cooperazione?
La cooperazione è sempre un valore aggiunto per tutte le parti coinvolte. Per quanto riguarda l'Italia, il confronto con la Cina è uno stimolo continuo verso l'analisi di un modello di sviluppo innovativo della società e dell'economia e la conseguente necessità di adeguare le proprie capacità di studio alle nuove tendenze. Per la Cina ritengo che sia altrettanto importante il confronto con l'Italia con particolare riferimento ai temi ambientali ed al ruolo delle tecnologie nel controllo dell'impatto che le attività industriali ed economiche hanno sull'ambiente. Anche in questo campo la collaborazione tra i nostri due paesi si è ampliata molto nel corso degli anni e credo abbia ancora margini importanti di sviluppo.
Quali sono i vantaggi competitivi di cui gode l'Italia in materia di protezione ambientale?
I temi ambientali hanno un ruolo importante nello sviluppo economico del nostro paese e questo è testimoniato da molti aspetti, tra i quali si possono mettere in evidenza:
-l'esistenza di un quadro giuridico molto completo ed avanzato che, su alcuni temi quali il recupero ambientale dei terreni industriali inquinati, è stato adottato come riferimento per la legislazione europea. In corrispondenza di questo quadro giuridico si sono sviluppate importantissime competenze scientifiche e tecniche finalizzate alla gestione, programmazione ed esecuzione degli investimenti industriali nel rispetto delle esigenze della protezione ambientale;
-l'adozione di un avanzato pacchetto di incentivazione allo sviluppo delle energie rinnovabili che ha permesso un'ampia diffusione di tecnologie innovative in questo settore ed ha generato significativi vantaggi anche per la Cina che ha attivamente partecipato a questo programma con le sue tecnologie ed i suoi prodotti;
-la presenza di un dibattito attivo sulla necessità di accelerare ulteriormente verso la messa a punto di un modello di sviluppo economico e tecnologico maggiormente sostenibile con importanti ricadute su temi quali la gestione dei rifiuti, l'economia circolare, la decarbonizzazione delle attività, la mobilità sostenibile.