Parliamo del cavallo nell'anno del cavallo: poesia, calligrafia, pittura e Fengshui
  2014-02-01 20:22:03  cri

Cari amici, quest'anno, il primo giorno del primo mese lunare cinese cade il 31 gennaio. Ma secondo la tradizione cinese, i festeggiamenti della Festa della Primavera durano fino al 15° giorno del primo mese lunare, in cui ricorre la Festa delle Lanterne.

Sì, chiamata in cinese "yuanxiaojie". Durante la festa, si mangiano i tangyuan, detti anche yuanxiao, delle palline di riso glutinoso con ripieno di pasta di sesamo, e si risolvono gli indovinelli scritti sulle lanterne rosse.

Esatto. Secondo lo zodiaco cinese, il 2014 è l'anno del cavallo.

Sì, un animale che piace a tutti, perché il cavallo simboleggia sincerità, diligenza, fiducia, e speranza di vittoria....

Allora Ning, siccome il 2014 è l'anno del cavallo, oggi parleremo del cavallo, vero?

Certo. Cominciamo subito con il cavallo nell'arte cinese, che tu ami molto, vero Gabriella?

Certo, quindi so che il cavallo è uno dei soggetti preferiti dagli artisti cinesi. Dai cavalli di terracotta che trainano i carri scoperti nel mausoleo dell'imperatore Qingshihuang, ai semplici cavalli in legno laccato di nero della dinastia Han, ai cavalli a tre colori della dinastia Tang; dalle sculture di pietra dei cavalli che calpestano gli Xiongnu della tomba di Huo Qubing, un famoso generale degli Han occidentali, ai sei destrieri in pietra dell'area sacrificale del mausoleo Zhaoling dell'imperatore Tang Taizong, Li Shimin; dal "dipinto dei 9 cavalli" di Caoba di epoca Tang al famosissimo dipinto dei cavalli al galoppo del grande maestro di arte moderna Xu Beihong; tutte queste opere, sculture, pitture, bronzi, o ceramiche, di stile realistico o romantico, presentano vivacemente lo spirito e l'aspetto intrinseco del cavallo.

Nella millenaria storia dell'arte cinese, il cavallo è sempre presente in tanti capolavori, perché è simbolo di diligenza e di capacità di portare fardelli e di galoppare. Nell'anno del cavallo, speriamo che il cavallo porti fortuna e felicità a tutti!

Ora continuiamo a parlare del cavallo, visto che il 2014 in Cina è l'anno del cavallo.

Per l'occasione, vorrei presentarvi il famoso pittore Xu Beihong, le cui opere hanno spesso come tema il cavallo. Tutti i cinesi conoscono le sue figure di cavalli a inchiostro al galoppo...

Certo. Xu Beihong, vissuto dal 1895 al 1953, è un famoso pittore ed educatore d'arte. Nato a Yixing, nel Jiangsu, andò ben presto in Francia a studiare la pittura occidentale. Dopo il suo ritorno in patria, si dedicò all'insegnamento delle belle arti nelle università di Beijing. Nel 1949 fu nominato rettore dell'Accademia centrale di belle arti. Xu Beihong eccelle nella pittura di personaggi, animali, fiori e uccelli in uno stile realistico, e si distingue per l'integrazione della riforma della pittura tradizionale cinese con la tecnica pittorica occidentale.

Dà importanza alla luce e alla plastica, ricerca la struttura anatomica del soggetto, e sottolinea il contenuto concettuale dell'opera, per cui ha molto influenzato il mondo della pittura tradizionale cinese del tempo.

I suoi dipinti ad inchiosto nero e a colori sono famosi soprattutto per il tema del cavallo, con cui esprime il suo sentimento personale e di amore per la patria.

"Il cavallo al galoppo" è un'opera dell'autunno del 1941, al tempo della guerra di resistenza all'aggressione giapponese. I giapponesi volevano sconfiggere completamente la Cina prima di lanciare la guerra nel Pacifico e costringere il governo del Kuomingdang a sottomettersi, per cui scatenarono le battaglie di Changsha per conquistare poi Chongqing, il centro del trasporto da nord a sud. Durante la seconda battaglia di Changsha, le truppe cinesi vennero sconfitte e la città fu occupata dai giapponesi. Xu Beihong, che stava tenendo delle mostre in Malaysia per ottenere donazioni, saputo delle difficoltà in patria, pieno di ansia, dipinse in una notte "Il cavallo al galoppo" per esprimere la sua inquietudine.

I primi cavalli di Xu Beihong presentano uno stile quieto, poetico e letterario. Dopo lo scoppio della guerra di resistenza al Giappone, egli capì che un artista non deve fermarsi all'ebbrezza individuale dell'arte, ma deve condividere il destino della patria, e inserire la creazione artistica nel calore della vita. Così il suo cavallo diventò un simbolo dello spirito nazionale in fase di risveglio. Dopo il 1949, i suoi cavalli diventarono un simbolo di democrazia dopo centinaia di guerre e di strada spianata dopo mille difficoltà, sempre al galoppo, ma senza ansie e timori, e con in più gioia ed eccitazione.

Cari amici, se volete vedere i cavalli di Xu Beihong, potete visitare il nostro sito all'indirizzo Italian.cri.cn

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