Paradiso degli uccelli, meraviglioso paesaggio di Xinhui"
  2012-10-17 08:38:51  cri

Xinhui, una località nota per aver dato i natali a molti cinesi d'oltremare, vanta un famoso sito di osservazione degli uccelli, chiamato "Paradiso degli uccelli". Settantanove anni fa, lo scrittore cinese Ba Jin scrisse una prosa dal titolo "Il paradiso degli uccelli", che descrive perfettamente la meravigliosa scena di armoniosa coesistenza tra gli abitanti del villaggio di Tianma e gli innumerevoli uccelli di un'isoletta in mezzo al fiume.

 

Un banyan di trecento anni,

copre una superfice di più di 10 mila metri quadrati è dà riparo a migliaia di uccelli.

Pregiato come il capok, l'albero simbolo della città di Guangzhou,

si erge accanto al fiume Tianma,

i nuovi rami sono più robusti dei vecchi.

Le egrette bianche dormono nel nido delle egrette grige.

Mille calamità non l'hanno intaccato,

sulla Terra esiste davvero il paradiso.

Ascoltando il canto Xianshui, un canto tradizionale di Xinhui, interpretato dalla giovane guida Lin Weihong, percepiamo la quiete dell'isola, dove si erge solo un vecchio banyan, il paradiso degli uccelli. Non abbiamo ancora visto la grandiosa scena descritta da Ba Jin, ossia, l'arrivo e la partenza di migliaia di egrette, ma l'illustrazione della guida ce la fa percepire perfettamente.

Lin Weihong: la foresta che vediamo nell'isola è formata da un unico Banyan che copre una superficie di oltre 10 mila metri quadrati, superiore a quella di un campo standard di calcio. Qui vivono soprattutto egrette bianche e grige. Il vecchio banyan ogni giorno assiste alla partenza delle egrette bianche all'alba e al loro ritorno al tramonto, e alla partenza delle egrette grige al tramonto e al loro ritorno all'alba. I due tipi di egrette vivono in armonia. La canzone che ho cantato poco fa dice che "Le egrette bianche dormono nel nido delle egrette grige", infatti i due tipi di egrette non litigano fra loro, ma si alternano, dormendo a turno nello stesso nido.

 La guida afferma anche che la foresta formata dal banyan ha una storia di 394 anni. In base a quali prove? Gli studiosi calcolano l'età di un albero in base ai cerchi del trono principale, che qui però è morto da tempo. Esistono degli altri materiali per provare la sua età?

Certo! Questi materiali sono nelle mani degli abitanti del villaggio di Tianma. Si tratta della genealogia del clan, che ha una storia di 394 anni.

Oggi a Tianma vivono più di 13 mila persone, per lo più di cognome Chen. Chen Yingde, di 89 anni, ha un'ottima calligrafia, quindi ha l'importante incarico di continuare ad aggiornare la genealogia. Nel testo, ereditato dagli antenati, egli ha trovato la registrazione della foresta formata dal banyan.

Nel 46mo anno di regno dell'imperatore Wanli, della dinastia Ming, ossia 394 anni fa, un antenato di cognome Chen, arrivato da lontano, piantò un ramo di banyan sull'isoletta del fiume Tianma. In poco tempo, spuntò un frondoso alberello. In questo modo, gli aridi terreni delle rive del fiume dettero vita e futuro alla casata dei Chen, che fondò qui il villaggio di Tianma.

In questo modo si può confermare che questo alberello ha dato origine all'albero che in seguito ha formato la foresta.

Per migliaia di anni, nel delta del fiume delle perle, nel Guangdong, gli avi arrivati da lontano hanno avuto un accordo con la natura: prima di stabilirsi in un posto, piantavano un ramo di banyan o di capok, e se questo cresceva bene, significa che la famiglia sarebbe stata prospera e numerosa proprio qui!

In realtà, per il banyan dell'isola del fiume Tianma, non è stato affatto facile diventare il paradiso degli uccelli.

Ha visto inondazioni e siccità e i fuochi della guerra di resistenza all'aggressione giapponese, ha anche patito l'inquinamento ambientale provato dall'ottuso sviluppo dell'industria e dalla cieca ricerca della resa economica da parte dei locali a partire dagli anni '70 del secolo scorso; inoltre la gente del Guangdong ama così tanto mangiare che si dice che di quello che vola in cielo, mangia tutto meno gli aerei, e in terra, delle cose a quattro gambe, mangia tutto meno i tavoli. Quindi la caccia abusiva agli uccelli del paradiso degli uccelli è continuata a lungo.

Questo era un grande dolore per gli abitanti del villaggio. In passato, essi consideravano sacra sia la foresta che gli uccelli che ci vivono. Rispettosi delle norme del villaggio, non hanno mai fatto del male agli uccelli. Oggi capiscono tutti che solo con il rispetto della natura e la tutela dell'ambiente ecologico è possibile proteggere l'albero e gli uccelli sacri.

 In realtà, anche nello stato indiano del Punjab sono esistiti una foresta formata da un albero e un paradiso degli uccelli, che però sono ormai scomparsi, dal che si può trarre una profonda lezione storica!

Nel 1997, una decina di membri dell'Assemblea popolare di Xinhui hanno avanzato al governo locale una mozione per il salvataggio degli uccelli del paradiso degli uccelli. Nell'agosto dello stesso anno, la municipalità ha stabilito il divieto di caccia nell'intera zona amministrativa urbana. Da allora, nel paradiso degli uccelli sono comparsi i membri della squadra di protezione degli uccelli.

Il capo della squadra di protezione degli uccelli: i locali amano gli uccelli e li tutelano con attenzione. Operiamo insieme al commissariato di polizia della circoscrizione di Tianma, effettuando delle pattuglie tutto l'anno. Quando scopriamo delle cose non appropriate, vi poniamo subito fine. Abbiamo anche creato una squadra di guardia 24 ore su 24 della sicurezza della zona turistica del Paradiso degli Uccelli e delle zone circostanti.

In realtà, nei corsi di lingua delle elementari, centinaia di milioni di cinesi hanno letto la prosa di Ba Jin sul Paradiso degli uccelli, di cui ricordano ancora alcuni brani eccellenti,

Battiamo le mani,

e vediamo un uccello che prende il volo.

 E poi un secondo, un terzo.

Continuiamo a battere le mani,

e l'albero si anima,

dei cinguetti degli uccelli,

e della loro presenza.

Grandi, piccoli, chiazzati, neri…

 

Al tramonto, incontriamo una giovane copia proveniente da Dongyang, nel Guangdong. Lui dice: siamo venuti qui anni fa, questa è la seconda volta, perché l'ambiente è bello e tranquillo. La volta scorsa non abbiamo visto il ritorno degli uccelli, un vero peccato! Quindi oggi pomeriggio siamo venuti con i genitori e mio figlio, nella speranza di vederlo. Sarebbe bellissimo!

 Anche una ragazzina di dieci anni, Li Dianhui, proveniente dalla provincia del Zhejiang, accompagnata dal padre, è venuta in piazza Ba Jin, nell'attesa di ammirare la meravigliosa scena del ritorno degli uccelli.

 

Sai chi ha scritto la prosa "Il paradiso degli uccelli"?

Ba Jin.

 Ti piace?

Sì.

Perché?

Perché vivace.

 E' la prima volta che vieni qui?

Sì.

 Sei venuta perché hai letto la prosa di Ba Jin?

Sì. Volevo vedere di persona se ci sono davvero così tanti uccelli.

Li hai visiti?

Sì, sono nascosti nella foresta e non escono.

I visitatori riuniti in piazza Ba Jin sono in ansiosa attesa che il sole tramonti al più presto. Perché vogliono ammirare la grandiosa scena del ritorno degli uccelli. Tuttavia, la gente del posto dice loro con un sorriso: le egrette bianche e grige sono i nostri vicini di casa e degli uccelli sacri nel nostro cuore. E' ancora presto per vedere il cambio. Perciò, fare pure quattro chiacchiere, oppure, se volete, fumate la pipa ad acqua o pescate, i bambini possono andare in bicicletta o giocare con il cane…

Secondo quanto appreso dal responsabile del parco del paradiso degli uccelli, per ampliare la superficie del paradiso degli uccelli, il dipartimento amministrativo del turismo locale, ha cominciato a costruire le terre umide accanto al paradiso, dove è molto adatto per le egrette ad altri uccelli.

Mi ha detto un anziano del villaggio Tianma, quando era giovane, ha visto sempre un gran numero delle egrette come ha descritto nella prosa di Ba Jin, soprattutto nel momento dopo la tempesta. In questi anni, si vede sempre di più le egrette, ma non così tanto, perché volano soprattutto nella foresta dell'isola e nelle terre umide, non come in passato, volano in tutto il villaggio, forse sanno anche loro che nelle terre umide possono trovare il maggiore cibo.

Si può sentire il dispiacere dell'anziano che non può vedere più la grandiosa scena della partita e il ritorno delle egrette nel villaggio, perché le terre umide in costruzione sono un po' lontano dal villaggio.

Per motivi di tempo, non siamo andati nelle terre umide, anche un dispiacere per noi, tuttavia abbiamo percepito ormai l'armonia tra la natura e l'uomo in questa terra. La gente del posto conosce meglio il significato della coesistenza tra la natura e l'uomo e sta compiendo sforzi per risolvere i problemi rimasti dall'inquinamento ambientale del passato.

Siamo sicuri che i loro sforzi otterranno un buon feedback dalla natura!

Pian piano si fa buio. Per filmare bene la scena del ritorno degli uccelli, abbiamo cambiato più volte posizione. Alla fine su un ponticello sul fiume abbiamo visto arrivare parecchi uccelli che cinguettavano con gioia.

La luna si alza in cielo, è già buio, quindi è impossibile vedere gli uccelli, rimane solo il loro cinguettio ininterrotto.

 

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040