Luo Hongbo: il governo Monti dimostra al mondo la determinazione del popolo di vincere la crisi del debito e i giovani devono rafforzare il loro senso di responsabilità verso il paese
  2012-01-19 09:12:43  cri

L'intervista alla Profe.ssa Luo Hongbo, studiosa dell'Accademia delle Scienze sociali cinese

Dobbiamo dire che il 2011, per gli europei, è stato un anno disastroso. Dall'inizio dell'anno, molti paesi europei hanno subito il declassamento del rating del credito sovrano, il rallentamento evidente della crescita economica, l'alto tasso di disoccupazione e il cambiamento dei governi. La crisi del credito sovrano europea mette in guardia gli europei sull'urgenza di attuare una riforma di sistema. Anche l'Italia, cui prestiamo grande attenzione, è stata colpita dalla crisi. Dall'apparizione della crisi del debito alla costituzione del nuovo governo nello scorso novembre, al summit G20, l'Italia ha fatto anche un appello per richiedere l'assistenza da parte degli altri paesi europei e affinchè durante il summit G20 si presenti una mozione concreta per risolvere la crisi. Il summit europeo ha raggiunto un nuovo accordo finanziario che prevede la punizione automatica per chi supera il tetto deficit/pil del 3 per cento ed un'Unione Finanziaria per sorvegliare la situazione finanziaria dei vari paesi. I paesi europei come Italia, Grecia e Spagna, in crisi, devono controllare le finanze e riaggiustare il proprio mercato finchè non saranno in grado di ripagare il proprio debito.

In proposito, il nuovo governo italiano, guidato da Mario Monti, ha promosso la politica di austerità finanziaria. Secondo alcuni analisti, il problema del debito sovrano italiano non può essere risolto immediatamente, ed è nato principalmente per l'irrazionale modello di sviluppo economico e il sistema della previdenza sociale. Tutti i problemi non possono essere risolti completamente nel primo mandato del nuovo governo, tuttavia il popolo nutre piena fiducia nel governo Monti e crede che adotterà misure positive per attenuare la crisi in tempi brevi.

Secondo Lei, il piano di riforma del nuovo governo potrebbe ottenere i risultati previsti sul breve periodo? Perché?

La professoressa Luo Hongbo ha così analizzato i motivi della crisi del debito sovrano in Italia:

"In breve, i tre motivi sono tre. Primo, il debito pubblico italiano è sempre stato alto. Nel 2011, il livello medio del debito dei paesi dell'Eurozona è stato del 87,7%, mentre l'Italia ha toccato il 120%, violando gravemente le promesse sugli standard di adesione all'Eurozona, con circa il 33% in più. Secondo, l'economia italiana si trova da tempo in uno stato di rallentamento o addirittura stallo della crescita, perchè la sua struttura è debole, senza delle forti misure per affrontare le sfide della globalizzazione; inoltre l'economia italiana dipende molto dal commercio estero, per cui la debolezza dei mercati europeo e americano ha gravemente influenzato l'esportazione italiana, la crescita economica e quindi la fiducia degli investitori; terzo, nella crisi del debito, non manca l'impatto della speculazione. In sintesi, qual è il motivo che ha innescato la crisi del debito europea? In apparenza, potrebbero essere la Grecia e altri paesi, tuttavia, pianificando il salvataggio, i paesi dell'Ue hanno messo in risalto il ruolo negativo delle speculazioni sul mercato finanziario, ed hanno dichiarato loro guerra, facendo pagare agli speculatori il costo dovuto, sottolineando nel frattempo la necessità di rafforzare la supervisione e del mercato finanziario, e che l'Ue deve varare quanto prima misure per limitare le transazioni di prodotti finanziari irregolari, in modo da contenere le speculazioni e colpire le transazioni che hanno provocato i sommovimenti del mercato finanziario."

Ecco cosa pensa la studiosa Luo Hongbo delle misure adottate dal nuovo governo italiano:

"Da tutto ciò si può vedere che la crisi del debito dell'Italia ha motivi sia oggettivi che soggettivi, a lungo e a breve termine; si deve sia alla struttura economica del paese che alle speculazioni sul mercato finanziario. Il presidente del Consiglio Monti è stato commissario alla concorrenza dell'Ue, quindi il suo governo tecnico ha una forte capacità quanto allo sviluppo dell'economia e della società. La manovra di austerity e il piano di riforma da 3 miliardi di euro varato in dicembre dal governo Monti è stato approvato a forte maggioranza dalle due Camere, dimostrando al mondo la determinazione del popolo italiano di vincere la crisi del debito, il che riveste un importante ruolo per elevare la fiducia del settore commerciale. Un'ottima prova ne è la riuscita vendita il 29 dicembre di 10,7 miliardi di euro di bond. Se il piano di riforma del governo Monti verrà attuato speditamente, la promessa di raggiungimento nel 2013 dell'equilibrio economico potrebbe attuarsi. Naturalmente la riforma della struttura economica è un compito a lungo termine, irrealizzabile in uno, due anni. Ci vuole tempo."

La riforma della previdenza sociale e del sistema pensionistico ha influenzato direttamente la vita degli europei, che non vuole vivere stringendo la cinghia. Infatti sono state organizzate delle manifestazioni in Grecia, Portogallo, Gran Bretagna, Germania e Francia, ed anche in Italia. Secondo Lei, quanto tempo durerà la reazione di sconforto e sofferenza del popolo di fronte alle riforme? Che misure dovrebbe adottare il governo italiano?

"Quanto alle proteste popolari verificatesi di recente in Italia, le crisi finanziarie spesso sono seguite da politiche di austerity che provocano crisi sociali. Questa è una norma. Tuttavia questa volta gli interessi statali dell'Italia e gli interessi del pubblico hanno un punto in comune, ossia, se l'Italia non riesce a sopravvivere alla crisi del debito, la sua fama internazionale verrà colpita, passando a un paese di terzo livello, una prospettiva che non va a genio a nessun italiano. Per cui gli italiani difenderanno i loro diritti in un ambito ragionevole, per esempio con manifestazioni di protesta. Nel frattempo, senza un forte appoggio popolare, è difficile che il piano di riforma del governo venga realizzato, per cui, contemporaneamente alla riduzione delle uscite pubbliche e a parte del welfare sociale, il governo Monti ha rafforzato la lotta all' evasione fiscale."

Lei, esperta dell'economia e della politica italiana, ed anche di quella europea, ha una profonda conoscenza sulle PMI in particolare, ed ha pubblicato molti libri specializzati ed organizzato le conferenze relative. La crisi finanziaria europea ha influenzato molto il mercato delle PMI, ivi comprese quelle italiane e cinesi. Secondo Lei in che modo, le PMI, possono superare le difficoltà? A cosa devono prestare attenzione i governi dei due paesi? Dove è la strada dello sviluppo delle PMI?

"La situazione delle PMI italiane è diversa da quanto pensiamo. Parte di queste imprese dispone di una forte capacità tecnologia e di propri marchi, e alcune sono addirittura all'avanguardia nel settore, anche se non hanno la dimensione delle multinazionali. Per esempio, anche se non è una grande impresa, la Ferrari possiede un'enorme rete di fornitori, tutte imprese di piccola dimensione, ma estremamente specializzate nel design, lavorazione e produzione di certi accessori. In molti campi specializzati, la maggior parte delle PMI italiane occupano una solida posizione, per cui, in questa grave crisi del debito, l'impatto non è stato così grande. Sono concorrenziali nelle tecnologie chiave, e ora mancano temporaneamente della domanda del mercato estero, in particolare dei mercati europeo e americano. La domanda dei mercati emergenti non è in grado di ovviare alle perdite dovute alla debolezza dei mercati europeo e americano, per cui penso che le PMI italiane debbano superare i loro limiti. I distretti industriali, ossia le catene industriali in una zona, con la globalizzazione economica devono essere estesi, senza limitarsi all'ambito locale. In questo contesto, naturalmente le PMI italiane hanno di fronte nuove sfide, visto che la loro catena industriale è composta da piccoli anelli, non tutti completi e trasferibili nei mercati emergenti. In Cina, per esempio, molte PMI dispongono ormai della tecnologia di produzione di prodotti corrispondenti agli standard dell'Ue, per cui credo che nella prossima fase, la cooperazione tra PMI cinesi e italiane potrà ulteriormente rafforzarsi e approfondirsi nel campo tecnico, dei marchi, ecc. "

Secondo i reportage relativi, durante le vacanze di Natale e Capodanno, gli europei hanno ridotto le spese di Natale. In Italia, sempre più italiani poveri sono andati in mercati gratis, aperti da organizzazioni di beneficenza, dove le persone aventi diritto, possono ottenere una carta da shopping di 200euro, valida per un mese. Tuttavia senz'altro durante le vacanze di Natale, l'Europa resta ancora un paradiso per lo shopping e molte persone continuano a fare shopping.

Lei è stata in Italia poco fa', vero? Come è la situazione attuale? Gli italiani sono stati influenzati molto dalla crisi? Potrebbe darci degli esempi?

"Gli italiani, in ogni caso, sono ancora ottimisti. Personalmente, ritengo che nonostante le difficoltà attuali, la maggior parte si mantenga calma e ottimista. Sono andata in Italia per lavoro all'inizio di dicembre, e anche se non era ancora Natale, per strada c'era molta gente e anche con un'aria rilassata. I clienti nei negozi con saldi erano molti di più dell'anno precedente. Sono convinta che i consumi natalizi l'anno scorso siano stati influenzati dalla crisi, ma non molto. In realtà, l'Italia somiglia parecchio alla Cina, è un paese che risparmia e mette i soldi in banca. Di fronte a una crisi come questa, la gente riduce le spese, ma senza influenzare la normale vita quotidiana. "

"I giovani devono rafforzare il loro senso di responsabilità verso il paese..."

Secondo i dati statistici, alla fine di ottobre 2011, la popolazione povera italiana ha superato gli 8 milioni, con un aumento del 7% rispetto al 2010, occupando il 13,8% della popolazione totale, il 20% dei quali sono giovani di età inferiore ai 35 anni. E' proprio un problema cui prestare attenzione. Potrebbe descriverci gli standard del livello di povertà della popolazione italiana?

"Secondo gli standard dell'Ue, chi ha un reddito inferiore al 60% della media sociale fronteggia la minaccia della povertà. Secondo gli standard dell'Istat, in riferimento a una famiglia di due persone, con una linea della povertà di 992,46 euro di spese al mese nel 2010, le famiglie con spese mensili inferiori allo standard minimo stabilito ufficialmente erano considerate in povertà assoluta: nel 2010, 8 milioni di italiani, pari al 13,6% del totale della popolazione, erano minacciati della povertà, 3 milioni dei quali in condizioni di estrema povertà. Nel sud, il tasso delle famiglie povere toccava il 23%, nel nord il 6,3% e al centro il 4,6%. "

L'aumento della popolazione povera nel 2011 evidentemente è stato influenzato dalla crisi del debito sovrano. Secondo Lei, tale tendenza continuerà o meno? Il governo italiano potrebbe apportare un ulteriore riaggiustamento alla riforma della previdenza sociale e del sistema pensionistico?

"Quest'anno è un anno chiave per la riforma in Italia. Si prevede che la tendenza all'aumento della popolazione povera continuerà, ma se il governo Monti realizzerà l'obiettivo dell'equilibrio finanziario nel 2013, la tendenza potrebbe attenuarsi. La riforma del sistema del welfare sociale e delle pensioni del governo Monti è necessaria. Per proteggere gli interessi delle famiglie a basso reddito, l'attuale riforma finanziaria non tocca l'imposta sul reddito individuale, ma colpisce l'evasione fiscale dei ricchi, il che a un certo livello tutela il welfare dei poveri."

Noi diciamo sempre che i giovani sono la speranza di un paese. Di fronte a tale situazione, che misure deve adottare il governo italiano? Per esempio in Cina, ovunque, sono state introdotte delle misure di prestiti preferenziali e delle politiche fiscali per sostenere i giovani imprenditori. Lei crede che l'Italia potrebbe imparare da questo esempio?

In quanto esperta sul problema italiano, ed anche professoressa, che consiglio da' ai giovani ?

"Penso che i giovani rappresentino il futuro di ogni paese. Come ha detto il presidente Mao Zedong, i giovani sono come il sole alle otto-nove del mattino, per cui il loro atteggiamento verso il mondo rappresenta l'atteggiamento del loro paese verso le sfide. Penso anche che, in ogni circostanza, i giovani debbano mantenere la fiducia e il coraggio. Cina e Italia sono due paesi di antica civiltà, per cui i loro giovani sono molto creativi. Sono anche convinta che i giovani italiani devono essere ancora più creativi. Con l'innovazione, l'Italia ci ha dato molte piacevoli sorprese, però, per la ricchezza del paese e la sicurezza di vita, adesso i giovani italiani mancano di creatività. Secondo me, dovrebbero rafforzare il loro senso di responsabilità verso il paese e ricuperare la capacità di creazione, così da sviluppare meglio la lunga storia e la brillante cultura dell'Italia. "

E' appena inziato un nuovo anno. Speriamo che nel nuovo anno l'Italia ritrovi la dinamicità economica e la vita del popolo migliori, particolarmente quella dei nostri amici ascoltatori!

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