Cari amici, forse alcuni di voi sanno che la Cina è un paese enorme e molto popolato. Tuttavia, per le condizioni storiche e naturali, lo sviluppo economico delle parti orientale e occidentale della Cina si presenta squilibrato, come pure la distribuzione delle risorse dell'educazione. Per elevare il livello di educazione delle zone etniche occidentali, sin dalla riforma e apertura, particolarmente dall'applicazione della politica di grande valorizzazione della parte occidentale, la Cina ha varato una serie di importanti politiche e misure, ottenendo degli evidenti progressi. Ora vi porteremo con noi in visita agli studenti e insegnanti del distretto di Daocheng, nella prefettura autonoma tibetana di Ganzi, provincia del Sichuan, per ascoltare le loro storie e le loro speranze per il futuro.
Il distretto di Daocheng, nella prefettura autonoma tibetana di Ganzi, è famoso per le sue vette innevate, le foreste lussureggianti e l'incantevole paesaggio naturale. La riserva naturale di Yading del distretto è soprannominata l'"ultima terra pura del pianeta azzurro" e i suoi tre monti innevati sono considerati sacri al Buddismo tibetano, e occupano l'11esimo posto fra le sedi sacre del Buddismo mondiale.
Numerosissimi turisti vanno a Yading per ammirare le vette innevate, le praterie e le foreste originarie e pure. Nelle foto dei turisti, non possono mancare i fieri uomini Kangba, le belle ragazze dell'altopiano, le anziane che fanno girare i mulini di preghiera e i sorrisi dei bambini. In questo Eden originario, come trascorrono l'infanzia i bambini? Quali sono le loro speranze e sogni per il futuro?
Un edificio in legno di stile tibetano a due piani, una fila di case a un piano tibetane in legno, con in mezzo un prato per le varie attività, sovrastato dall'asta della bandiera nazionale: questa è la scuola elementare del villaggio di Yading della riserva naturale omonima. Il villaggio si trova sul pendio piatto di un alto monte, con accanto la scuola. Siamo arrivati alla scuola nel weekend, quindi mancavano gli allievi. L'insegnante Daodeng è venuto apposta da casa per portarci in visita.
Nel villaggio vivono 32 famiglie, per cui la scuola elementare è piccola, con solo 15 allievi e un insegnante. Daodeng ha 22 anni, e si è diplomato quattro anni fa alla scuola magistrale di Jiangyou, nel Sichuan. Egli dice che gli insegnanti del posto sono inviati dalla circoscrizione e rimangono qui per un certo tempo, poi vengono inviati altrove. Prima di lui Kangzhaxi ha insegnato qui quattro anni, mentre lui è arrivato solo da un mese. Egli dice che visto che non ci sono allievi del primo anno, adesso ci sono solo due corsi: quello prescolastico, con 9 allievi, e la seconda elementare, con 6 allievi, tutti tibetani. Lui insegna lingua cinese, matematica e lingua tibetana.
Nel weekend non ci sono lezioni, però i ragazzi abitano vicino alla scuola, per cui Daodeng ci ha portati in una famiglia. Questa comprende due sorelline, la minore Yongzong, frequenta la seconda elementare al villaggio, e la maggiore, Lamu, il terzo anno della scuola-convitto della circoscrizione di Shangrila, distante 37 km. Lamu, che in tibetano significa fata, all'inizio è un po' timida, ma poi si è subito fatta coraggio.
Ella ci ha detto voler diventare insegnante. Agli occhi dei bambini, l'insegnante è una professione che permette di apprendere molte cose e di essere ammirati da tutti. Com' è la situazione degli insegnanti della scuola? Per saperlo, abbiamo intervistato l'assessore all'istruzione del distretto di Daocheng, Yixi Duoji:
Egli afferma che il distretto conta 17 scuole e 329 insegnanti. Dall'anno scorso hanno cominciato a formare insegnanti tibetani bilingue, che padroneggiano sia il cinese che il tibetano, perché per l'istruzione delle zone etniche, il compito dell'educazione linguistica è molto pesante.
"A Daocheng, attuiamo la didattica in tre lingue: cinese, tibetano e inglese. "
Il tibetano è la madrelingua locale, e come il cinese mandarino, comprende molti dialetti, quello standard è il dialetto di Lhasa. Perciò nelle lezioni di tibetano si legge e si scrive nel dialetto di Lhasa.
Il distretto di Daocheng si trova a un'altezza sul livello del mare di 3750 metri, quindi è più alto di Lhasa. Le strade fra le circoscrizioni e le cittadine sono tortuose, occorre superare dei monti, le condizioni dei trasporti sono difficili, e le scuole sono piuttosto sparse. Per capire meglio la vita scolastica dei bambini, la mattina del lunedì abbiamo visitato la scuola elementare della circoscrizione di Banghe, situata a 10 km di distanza dal capoluogo del distretto di Daocheng.
La scuola-convitto di Banghe tiene corsi prescolastici e quelli dal primo al sesto anno delle elementari, una classe per ogni anno, in totale 7 classi e 17 insegnanti. Il direttore Daodeng ci ha portato a visitare l'ufficio degli insegnanti.
Egli ci ha spiegato che i bambini poveri della scuola sono per lo più di famiglie con un unico genitore, che le spese scolastiche e di convitto degli studenti sono a carico del governo locale, e che le tute scolastiche sono donate dagli ambienti sociali locali. Dalla fondazione nel 1959, la scuola persiste nell'educazione bilingue. Ora la scuola ha soltanto due insegnanti di lingua tibetana e il direttore spera di averne di più.
I bambini vogliono diventare scienziati, poliziotti, medici, insegnanti… con i loro sorrisi sono tutti così simpatici. Rappresentano il futuro del distretto di Daocheng, della prefettura di Ganzi, anzi di tutta la zona etnica. L'assessore all'Istruzione di Daocheng dice che l'istruzione è la base ed anche il futuro.
Ascoltando queste storie commoventi e le voci dei bambini intenti a studiare ai piedi del monte innevato, siamo convinti che questi ragazzi hanno di fronte una vita felice.