L'archeologo Yuan Zhongyi e il suo amore per i guerrieri di terracotta
  2011-11-23 09:06:41  cri

Cari amici, se parliamo della città cinese di Xi'an, forse vi vengono subito in mente i guerrieri di terracotta. Sì, alla periferia di Xi'an si trova un grandioso museo storico, il Museo dell'esercito dei guerrieri di terracotta dell'imperatore Qingshihuang, che contiene un gran numero di soldati, cavalli e carri. Più di 2200 anni fa, i cinesi credevano nell'immortalità dell'anima. Come fondatore della prima dinastia feudale cinese, l'imperatore Qinshihuang portò tutto quanto possedeva nel mausoleo, così da fare ancora da re nell'altro mondo. L'esercito dei guerrieri di terracotta, costruito in una trentina d' anni, con 700 mila operai occupati all'anno, costituisce l'esercito del suo mausoleo. I guerrieri, per la grande dimensione e la raffinata tecnica artigianale, sono considerati una delle principali scoperte archeologiche dell'epoca contemporanea.

Oggi, vi presenteremo Yuan Zhongyi, un archeologo che ha partecipato agli scavi dell'esercito dei guerrieri di terracotta, e il suo rapporto predestinato con loro.

Yuan Zhongyi, di 79 anni, è l'ex direttore del Museo dell'esercito dei guerrieri di terracotta dell'imperatore Qinshihuang, e si occupa di archeologia da più di 40 anni. Parlando della sua scelta delle ricerche archeologiche come carriera, egli afferma:

"L'archeologia è una cosa bellissima, perchè permette di vedere oggetti di migliaia anni fa. Gli archeologi possono vedere prima cose inaccessibili agli altri. Quello che emerge dagli scavi è straordinario. La cosa più rara che ho scavato all'inizio del mio lavoro è la tomba di Li Shou, zio dell'imperatore Taizong della dinastia Tang, nel distretto di Sanyuan, nel 1972, in cui abbiamo trovato un sarcofago di pietra molto particolare, simile a una casa. In mezzo c'erano due porte chiuse con un chiavistello. Aperto il chiavistello, siamo entrati nel sarcofago, l'unico del genere in tutta la Cina, una grande scoperta."

Possiamo dire che il primo ritrovamento archeologico di Yuan Zhongyi ha gettato una solida base per la sua futura carriera. Ma egli non avrebbe mai immaginato che due anni dopo avrebbe scoperto una "meraviglia mondiale"!

Nel 1974 Yuan Zhongyi ha fatto parte della squadra archeologica dell'esercito dei guerrieri di terracotta dell'imperatore Qinshihuang, la prima istituita dalla Cina per questa missione. Egli ricorda ancora bene le difficoltà degli inizi:

"Non avevamo un posto dove stare, per cui dormivamo sotto l'albero di sophora del cortile della casa di un contadino. Col tempo, abbiamo preso in prestito due stanze del cortile, prima usate per sistemare le bare. Abbiamo fatto pulizia, abbiamo sistemato per terra delle stuoie e ci siamo sistemati lì. Cucinavamo anche lì, e per il fumo avevamo tutti la pelle del viso annerita. Non avevamo sgabelli, e mangiavamo e lavoravamo sulle stuoie. Di giorno facevamo gli scavi e la sera riordinavamo i documenti fino a tarda notte. "

L'ambiente degli scavi allora era durissimo, molti consideravano noioso il lavoro archeologico e alcuni lo paragonavano addirittura a "scavare terra tutto il giorno". Appena emersi, i guerrieri di terracotta erano centinaia o migliaia di frammenti che gli archeologi dovevano far combaciare con pazienza, il che richiedeva tempo e fatica. Tuttavia, agli occhi di Yuan Zhongyi, questi lavori monotoni e ardui sono stati un' esperienza entusiasmante:

"Nutro un profondo affetto per i guerrieri di terracotta, perché li ho estratti dalla terra con le mie mani, uno per uno. Stando insieme dalla mattina alla sera, siamo diventati amici, e li amo molto. Quando li vedo, so dove sono stati scavati, in quale tomba, e quanto sono alti e grossi, ricordo benissimo tutto questo, come un comandante che conosce bene i suoi soldati. Con questo affetto, mi è impossibile lasciarli."

La scoperta dell'esercito dei guerrieri di terracotta è stata un grandioso evento per il settore archeologico, ed ha scosso il mondo intero, suscitando l'attenzione dei leader di molti paesi. Il primo leader straniero che ha visitato l'esercito è stato il premier di Singapore Lee Kuan Yew, che ha espresso una valutazione classica: "E' una meraviglia del mondo e un orgoglio nazionale". Dopo la sua visita, il premier francese Jacques Chirac ha commentato: "Le sette meraviglie del mondo, con questa scoperta, diventano otto! Senza una visita all'esercito dei guerrieri di terracotta, non si può dire di essere stati in Cina!"

Yuan Zhongyi è molto sollevato all'idea che la sua causa archeologica abbia dei successori: per gli eccellenti risultati delle ricerche archeologiche, la squadra archeologica dei guerrieri di terracotta, guidata da Xu Weihong, ha ottenuto il premio "Principe delle Asturie 2010". E' la prima volta nei 30 anni dalla sua nascita che questo prestigioso premio europeo viene conferito a dei cinesi

Yuan Zhongyi, ora in pensione, segue ancora da vicino le ricerche archeologiche: quando apprende la notizia che sono emersi dei nuovi reperti, va subito sul posto a vedere. Non ha mai smesso le ricerche in materia. Secondo la sua affermazione, l'archeologia è ormai diventata il maggiore interesse della sua vita, e i guerrieri di terracotta, come fossero suoi figli, non potranno mai separarsi da lui.

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